POLANSKI
Solari ai deputati: "Noi sempre in sintonia con la politica. Ma vanno evitate le interferenze che mettono in pericolo la libertà artistica"
Il presidente del Festival è tornato sul caso Polanski nel corso del tradizionale aperitivo che il Festival organizza in onore del Gran Consiglio

LOCARNO - E infine arrivò il faccia a faccia. Da una parte il Festival dall'altra la politica. O per meglio dire insieme, secondo tradizione, tra tartine e flûte di champagne, nella meravigliosa cornice del castello Visconteo. Chi aveva annunciato la propria assenza, l'ha confermata non presenziando all'aperitivo che il Pardo ogni anno organizza in onore del Gran Consiglio. Vale a dire, in onore di uno dei principali finanziatori della kermesse. Il PPD non c'era, come non c'erano gli esponenti di altri partiti che negli scorsi giorni si erano allineati alla protesta anti-Polanski.

Ma c'erano tutti gli altri. E l'occasione è stata ghiotta per confrontarsi sul caso che ha infiammato questa 67esima edizione. Nessuno degli oratori ha voluto rinfocolare la polemica, ma neppure indietreggiare dalle proprie posizioni. Come riferisce il Corriere del Ticino, il presidente del Pardo Marco Solari ha affermato che "il festival ha sempre conosciuto momenti difficili ma vorrei ricordare che si è sempre mosso in assoluta sintonia con la politica: negli scorsi anni abbiamo sempre portato avanti le richieste che ci sono giunte. Si dovrebbero però evitare interferenze che mettano in pericolo la libertà artistica, rischiando di indebolire la manifestazione".  Solari ha sottolineato poi come con la rinuncia di Polanski si sia persa un’occasione di arricchimento.

Sulla stessa lunghezza d'onda il Presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli: "Credo che sapremo rispettare il buon principio della politica che detta le condizioni quadro, ma poi lascia lavorare chi ha la competenza e il know how. Ne va della qualità".

Queste infine le parole, riportate dal CdT, del Presidente del Gran Consiglio Gianrico Corti: "In questi ultimi anni sono state numerose le interrogazioni su presunte anomalie della manifestazione, ma il Governo ha sempre difeso la linea del festival che ha il coraggio di affermare e interpretare la realtà"

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