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Cronaca
11.06.2015 - 05:360
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"Il mio cane ha ucciso la barboncina Neve: ecco la mia verità e il mio dolore. Non mi spiego il suo comportamento"

La padrona del cane di grossa taglia che la scorsa settimana ha sbranato in via della Posta a Giubiasco un'altra cagnolina ci scrive: "Ho scritto anche una lettera di scuse alla padrona"

GIUBIASCO - L'altra faccia del dramma: quella della padrona del cane che, la scorsa settimana, ha sbranato il barboncino Neve. Un caso che ha creato grande scalpore per la brutalità dei fatti avvenuti in via della Posta a Giubiasco. Un evento che ha segnato profondamente Mara, la "mamma" di Neve, che si è vista letteralmente massacrare il suo cane davanti agli occhi dall'altro animale, di grossa taglia. Ma anche la padrona del cane "aggressore", soppresso poco dopo i fatti, è rimasta profondamente segnata dalla vicenda. 

La signora Nadine ha inviato una lettera che di seguito pubblichiamo a "LaRegione, dove preciso e puntualizzo - citiamo dall'e-mail - molte inesattezze scritte sul caso del mio cane che a Giubiasco ha ucciso un altro cane. Visto che anche voi avete dato molto spazio alla notizia, enfatizzandola oltremodo e riportando anche l'inesatezza riguardo alle mie mancate scuse alla padrone del cane, vi pregherei di dare attenzione allo scritto per le parti non riguardanti l'articolo della Regione". Lo facciamo volentieri, sottolineando tuttavia che era stata la proprietaria di Neve a dispiacersi delle mancate scuse così come a fornirci testimonianza del racconto che la signora nadin giudica "oltremodo enfatizzato".

"Parto dal presupposto che sono molto vicina al dolore della padrona del cane, perchè avendo anche io cani, e avendo appena perso anche io il mio (anche se ovviamente in modo diverso). Pertanto so bene che si tratta di una perdita dolorosissima, che solo chi ama gli animali può capire; in questo senso ho scritto anche una lettera alla padrona del cane per scusarmi, oltre ad essermi assunta le spese economiche e ad aver deciso con il veterinario di addormentare il mio cane. Decisione dolorosa ma che ho dovuto prendere, perché dopo aver assistito a una scena del genere, e non potendo (e come me nessuno) entrare nella testa di un animale, non potevo esser certa che non lo avrebbe rifatto, anche perché non era più in lui, e non mi spiego questo suo comportamento. Forse nelle cause ha contribuito l'attacco epilettico avuto qualche giorno prima, o forse un insieme di cose... non lo so e mai lo saprò, so solo che non me lo spiego!

Ho addottato il cane in questione qualche mese fa da un’associazione che si occupa di cani abbandonati, e infatti avevano trovato sua mamma per strada incinta. Ho deciso pertanto di adottare uno dei suoi cuccioli, pensando, cosa di cui sono tutt’ora convinta, di fare un bel gesto, e mai avrei potuto immaginare che un giorno sarebbe successa una disgrazia del genere! Avendo una bimba di 3 anni, se solo avessi avuto anche il minimo dubbio che un giorno avrebbe potuto fare una cosa così io stessa non lo avrei adottato.

Volevo inoltre precisare il punto dell’articolo che afferma che mentre il mio cane attaccava l'altro cane io mi trovavo in casa a fare faccende, cosa assolutamente non vera. Ero lì e mi sono anche fatta male a un ginocchio cadendo a terra nell’intento di prenderlo per sollevargli le zampe posteriori per fargli mollare la presa! In un’ora ho dovuto prima vedere il mio cane togliere la vita a un altro cane e dopo vederlo sopprimere. Il mio dolore è forte".

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