Il direttore del Mattino ha esternato questa timore per lo status psicologico delle “comari” (io e Bazzi nel linguaggio mattinesco, e speriamo presto ad honorem dopo tanti anni di onorato servizio in lavanderia) rifacendosi a un articolo pubblicato ieri su Liberatv.
Nel pezzo riprendevamo le dichiarazioni di Marco Borradori al Corriere del Ticino contro la No Billag. Una posizione che si è sommata a quella di Norman Gobbi e Claudio Zali. Da qui ci siamo fatti una domanda: influirà in qualche modo la posizione dei tre leghisti che ricoprono le principali cariche istituzionali del Cantone, sull’indicazione di voto che darà la Lega? Una domanda legittima anche perché non sarebbe la prima volta che il Mattino - in prima linea sul fronte del sì - e il Movimento assumono posizioni divergenti su un singolo oggetto in votazione.
Ma questa volta non sarà così. “L’indicazione di voto della Lega dei Ticinesi per la votazione del 4 marzo - ci fa sapere Quadri - è e rimane SÌ all'iniziativa No Billag. Indicazione che verrà pubblicata anche sul Mattino. Poi, evidentemente, singoli esponenti istituzionali della Lega, anche in funzione del loro ruolo, possono avere una posizione diversa: è loro buon diritto e la Lega non è la Bulgaria dei tempi del blocco sovietico. Ma si tratta della loro posizione personale. Non di quella del Movimento”.
Bene, ora è tutto chiaro. Così io e Bazzi non ci rovineremo il Capodanno arrovellandoci. E Quadri neppure, non dovendo trascorrere altre ore in pensiero per noi....Buon anno a tutti!
AELLE