POLITICA E POTERE
No Billag: saranno giorni infuocati in Ticino! Domani due sondaggi butteranno benzina sul fuoco. Secondo gfs nel nostro Cantone siamo in parità tra il "sì" e il "no" (48%) all'iniziativa. E anche Tamedia stringe la forbice tra favorevoli e contrari (ma il
Liberatv è in grado di anticipare i dati salienti delle ultime rilevazioni che saranno pubblicate domani sul voto del 4 marzo. E sono numeri clamorosi....
© Keystone / Ti-Press / Pablo Gianinazzi
COMANO - La partita sull’iniziativa No Billag in Ticino non è chiusa. Almeno secondo gli ultimi sondaggi che saranno pubblicati domani e che Liberatv è in grado di anticipare nei suoi risultati essenziali. Se in Svizzera le rivelazioni confermano il trend degli ultimi mesi, con una sonora bocciatura della proposta di abolizione del canone, nel nostro Cantone l’esito della votazione è tutt’altro che scontata.

 

In particolare è clamoroso il sondaggio della gfs commissionato dalla SSR. Nella Svizzera italiana la ricerca segna infatti una parità fissata al 48% tra favorevoli e contrari, con un 4% di indecisi e un margine di errore molto alto: il 6%. Tutti i dettagli verranno resi noti nella giornata di domani.

 

Il clamore dei risultati è dato in particolare dal raffronto rispetto alla rilevazione precedente fatta dallo stesso istituto e pubblicata il 26 di gennaio. Allora il “no” nel nostro Cantone si attestava a ben il 65%. Uno sbalzo incredibile, difficile da spiegare.Ma nella sua analisi la gfs afferma che la simpatia verso No Billag è in crescita e che in Ticino è ipotizzabile un voto di protesta, anche per via della campagna fatta dalla Lega e dall’UDC.

 

Più “comprensibile”, invece, la fotografia che Tamedia pubblicherà sempre domani. Qui il trend segue una sua logica rispetto alle precedenti rilevazioni. Secondo indiscrezioni da noi raccolte, infatti, il “sì” si attesta al 42% (più un 3% di tendenzialmente “sì”), mentre il “no” è dato al 51% (più un 1% di tendenzialmente “no”). Un altro 3% non ha risposto. Anche in questo caso il margine di errore statistico è rilevante: il 5%.

 

Questi dati, inevitabilmente, surriscalderanno gli ultimi dieci giorni della campagna. Se i numeri saranno confermati, infatti, in Ticino si prospetta una battaglia all’ultimo voto.


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