Milano sotto shock per la sconvolgente vicenda che ha coinvolto il cappellano del carcere: favori ai detenuti in cambio di prestazioni sessuali
MILANO – Prestazioni sessuali in cambio di favori: dal cibo ai piccoli privilegi fino a una buona parola per la scarcerazione. È uno caso sconvolgente quello che ha coinvolto il cappellano del carcere di San Vittore a Milano, don Alberto Barin, 51 anni.
Il prete è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale. Ad accusarlo sei detenuti stranieri. Ad inchiodarlo le immagini raccolte dagli investigatori grazie a una videocamera piazzata nell'ufficio del cappellano all'interno del carcere, che testimoniano le violenze sessuali.
Il cappellano costringeva i reclusi a soddisfare le sue richieste sessuali in cambio di beni materiali come sigarette, dentifrici; prometteva anche di dare parere favorevole alla scarcerazione.
“È una vicenda terribile e noi abbiamo agito con grande prudenza quando ci siamo trovati a raccogliere la prima denuncia da parte del giovane africano accusato di reati contro il patrimonio il quale avendo subito violenza da un altro recluso spiegava a verbale che non si trattava della prima volta», dice il procuratore aggiunto di Milano Pietro Forno coordinatore del pool che si occupa di reati sessuali.