Aveva 60 anni. Si è spento a Roma a causa delle complicazioni dovute al diabete. Scoprì Cicciolina, Moana Pozzi e Rocco Siffredi
ROMA- Riccardo Schicchi, in Italia considerato il re del porno, è morto domenica sera a Roma, all'ospedale Fatebenefratelli. Schicchi aveva 60 anni era ricoverato da diversi giorni per le complicazioni legate al diabete che da tempo lo avevano colpito. A confermare la notizia è stata la ex moglie Eva Henger.
Iniziò come fotografo, realizzando anche reportages di guerra. Poi l'incontro con la modella ungherese Ilona Staller, meglio conosciuta come Cicciolina, fu la svolta. Nel 1979 realizza il primo soft-porno italiano: "Cicciolina amore mio". Nel 1983 fonda Diva Futura, agenzia per modelle e modelli che si dedicano al mondo dell'erotismo. Nel 1985 il primo film hardcore italiano in pellicola: "Telefono Rosso", sempre con la Staller.
Schicchi scoprì e lanciò anche l'atra diva del porno italiano: Moana Pozzi. Anche Rocco Siffredi ha fatto parte della squadra di Schicchi che, come riporta il Corriere della Sera, lo considera come un padre. " A Riccardo devo tutto. Per l'Italia della pornografia questo è un grave lutto. Non c'è stato nessuno come lui che ha creduto così tanto al made in Italy pornografico. Sono nato con lui, nell'agenzia Diva Futura. Avevo 20 anni quando mi scelse: sono stato l'unico uomo tra tutte le sue donne Cicciolina, Moana, Malù, Ramba, accettato perchè era un amante della bellezza" dice Siffredi che aggiunge "è stato lui a sdoganare tutto il mondo del porno, all'epoca di Ilona Staller, del partito dell'Amore e di Diva Futura. Io sono venuto dopo e grazie a lui, a me dicevano che ero un figo, lui si prendeva gli insulti dei benpensanti».