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Cronaca
12.12.2012 - 13:320
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:40

A tutto gas: Metanord varca il Ceneri e guarda a nord

Dopo l'alto Vedeggio la rete serve ora l'area tra Riazzino a Giubiasco. Un vettore energetico in più per industrie, commerci ed economie domestiche nel quadro del post-nucleare. Se il mercato risponderà, Metanord intende allacciare anche Riviera e Mesolci

SANT’ANTONINO – “La data del 12.12.2012 rimarrà negli annali societari a ricordo di un momento fondamentale del percorso operativo attuato, e quale indelebile riconoscimento degli sforzi finanziari e imprenditoriali sin qui sostenuti”.

Parola di Edo Bobbià, ex deputato ma soprattutto ex responsabile della Società impresari costruttori, attualmente direttore della Metanord.

Stiamo parlando del gas, il vettore energetico che la società presieduta dall’avvocato Luigi Mattei ha portato nel Sopraceneri, e che già serve il piano dell’alto Vedeggio.

Un vettore economico, sicuro e poco inquinante, hanno detto i relatori presentando la conclusione dell'opera, questa mattina alla Perla di Sant’Antonino, a giornalisti, imprenditori e amministratori comunali.

Un tassello energetico in più nel quadro che si sta costruendo a livello nazionale e cantonale per affrontare l’uscita dal nucleare. Il gas varca dunque il Ceneri, con una rete che per ora si estende da Giubiasco a Riazzino.

Bobbià ha sottolineato l’importanza degli investimenti sostenuti: finora Metanord ha messo infatti sul piatto una trentina di milioni e ora è ufficialmente sul mercato del Sopraceneri. I contratti firmati con le economie domestiche sono già 170 e ci sono altri 240 impegni di allacciamento. Una ventina sono le ditte che hanno manifestato l’intenzione di far capo a Metanord, dal futuro parco acquatico di Rocco Cattaneo all’aeroporto di Magadino.

“Da oggi la regione che serviamo – ha detto Bobbià - ha a disposizione, per privati, industrie e commerci, un vettore energetico in più su cui contare. In Svizzera la stabilità politica ed economica rappresentano una garanzia degli investimenti, anche di quelli a medio e lungo termine come nel nostro caso. Questo per dire che gli azionisti di riferimento di Metanord, cioè AET, BKW, il gruppo finanziario italiano coinvolto nel progetto, e Sopracenerina, hanno dato prova di lungimiranza, facendosi carico del peso finanziario per la posa dell’infrastruttura”.

Sul lato operativo, alle difficoltà burocratiche federali – ha spiegato il direttore di Metanord -, si è contrapposto il sostegno delle autorità cantonali e comunali. “Metanord, in questi dodici anni di presenza attiva sul territorio cantonale, ha perseverato ma anche investito qualcosa come 30 milioni di franchi in appalti del genio civile e istallazioni alle diverse realtà professionali ticinesi. Sono certo che da adesso in poi si potranno finalmente raccogliere i frutti dell’impegnativo lavoro svolto. E lo affermo a fronte del successo di vendita che stiamo riscontrando nell’alto Vedeggio, dove già eroghiamo gas naturale non solo ai privati ma anche alle industrie. Le indicazioni di mercato e di vendita per il Bellinzonese e Locarnese ci danno sensazioni di ottimismo”.

Poi, se tutto andrà bene, fra qualche anno Metanord guarderà alla Riviera e alla Mesolcina. Il cantiere del Monte Ceneri, conclusosi pochi giorni fa, è stato più difficile del previsto, ha aggiunto Bobbià.

Sul piano della sicurezza, “tutta la condotta è sorvegliata da una sensibilissima fibra ottica che segnala al nostro monitor centrale ogni anomalia, dall’improbabile fuga di gas a movimenti di terra inopportuni”.

Infine, Edo Bobbià si è messo nei panni della sua vecchia professione, del direttore della Società impresari: “Ce l’abbiamo fatta appena in tempo prima della stagione invernale grazie alla professionalità delle imprese coinvolte, della direzione lavori, della ditta specializzata nella posa e nella saldatura delle condotte, ma soprattutto grazie agli operai che ho visto spesso operare in condizioni difficili. Come in ogni circostanza della vita, bisogna dirlo, abbiamo avuto anche fortuna. Fortuna nel tempo e fortuna e merito nel non aver registrato alcun infortunio sul lavoro, un dato statistico per me di alto valore morale. Non abbiamo neppure commesso irregolarità in merito al rispetto del contratto collettivo, evitandomi animate discussioni con gli amici sindacalisti che oggi per altro saluto molto volentieri alla nostra manifestazione”.

emmebi

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