L’avvocato Maria Galliani interviene nella polemica in cui si è trovata invischiata. "Non vedo alcun problema di opportunità, ma intendo discuterne con il ministro"
LUAGNO – L’avvocato Maria Galliani interviene nella polemica in cui si è trovata invischiata, e partita da un’interrogazione parlamentare.
Intervistata dalla RSI, ritiene che non via sia alcun problema di opportunità da parte sua nel rivestire il ruolo di presidente della Commissione di coordinamento per l’aiuto alle vittime e di aver rappresentato in aula Flavio Bomio. Galliani replica così alle perplessità del suo collega Brenno Canevascini e di diversi politici. E alle richieste di dimissioni avanzate oggi dai Verdi.
Per Galliani “non è assolutamente in antitesi il fatto di difendere autori di reati violenti e di rappresentare le vittime di reati violenti. Anzi: è una visione generale che può aiutare a svolgere meglio il proprio lavoro, rispettivamente la propria posizione come presidente”.
L’avvocato ha precisato che la commissione ha un ruolo puramente consultivo, che deve valutare l’efficacia e la pertinenza delle misure di aiuto, ma non gestisce concretamente nessun caso. La sua, quindi, è una funzione tecnica, legata all’esperienza che ha nel campo del diritto penale. E ha aggiunto che quando le è stata proposta la presidenza aveva già assunto il mandato di difesa di Bomio. “Ho sottoposto il problema al direttore del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS), Paolo Beltraminelli, il quale mi ha assicurato che non era un elemento ostativo”.
Niente dimissioni, dunque. Ma l’avvocato Galliani intende comunque discutere dei dubbi sorti da più parti con Beltraminelli. “Ma solo perché non voglio mettere in difficoltà il lavoro della Commissione”, ha detto.