Circa 8'000 tifosi hanno preso festosamente d'assalto le tribune del Comunale per l'amichevole tra rossoblù e rossoneri. Il fuoriclasse brasiliano gioca un tempo. Finisce 4-0 per il Milan
CHIASSO - Circa 8'000 persone hanno assistito nel tardo pomeriggio all'amichevole tra Chiasso e Milan. Un numero di spettatori assolutamente straordinario per lo stadio Comunale di Chiasso. D'altra parte non capita tutti i giorni di vedere da queste parti i campioni rossoneri. E se a questo si aggiunge il "carico da 11" della prima partita di Kakà dopo il ritorno dal Real Madrid, ecco spiegata l'appendice ticinese del festoso delirio che da giorni accompagna il rientro in Italia del fuoriclasse brasiliano.
Il Milan è sceso in campo con una formazione di tutto rispetto, con molti giocatori titolari, nonostante l'assenza di alcuni big impegnati con le nazionali. Questo l'undici schierato dall'allenatore Massimiliano Allegri: Amelia; Zaccardo, Silvestre, Mexes, Emanuelson; Nocerino, De Jong, Muntari; Kakà; Matri, Robinho. Mentre i padroni di casa hanno risposto con: Capelletti; Zambrotta, Djuric, Magnetti, Mihajlovic; Berisha, Facchinetti, Felitti, Joaquim; Quaresima; Ciarocchi.
La partita, come prevedibile, si è giocata su ritmi piuttosto blandi. Dopo 7 minuti il Milan passa già in vantaggio con Nocerino, su assist proprio di Kakà, sceso in campo con la fascia di capitano. Il raddoppio lo mette a segno Silvestre di testa su calcio d'angolo, al 23'. Chiude le marcature del primo tempo Robinho: al 40' è 3-0 per il Milan. Da segnalare anche un palo colpito dall'altro neoacquisto rossonero in campo Alessandro Matri.
Nella ripresa Allegri effettua subito 5 cambi, tra questi esce Kakà. Discreto il giudizio sulla prova del fantasista. Il brasiliano è stato molto al centro del gioco, partecipando attivamente alle azioni migliori della sua squadra, ma senza spingere sull'acceleratore e con un solo tiro verso lo specchio della porta. Tornando al secondo tempo, non molto da segnalare se non la quarta rete rossonera del giovane talento Riccardo Saponara, acquistato dall'Empoli proprio perché nei colpie e nelle movenze ricorda Kakà, alla sua prima partita dopo un'estate costellata dagli infortuni . Un segno del destino?