L’associazione Bodio Pulita in una lettera aperta al Cantone chiede maggiore severità sul controllo delle emissioni di polveri di grafite della Timcal
BODIO – I cittadini non ci stanno più. Quando la temperatura va sotto zero l’impianto di abbattimento delle polveri della ditta Timcal, leader mondiale nella lavorazione del minerale, non può essere attivato. La notizia è riportata questa mattina dalla Regione, su spunto di una lettera ricevuta proprio dall’associazione Bodio Pulita.
L’associazione apartitica è nata un anno fa proprio per raccogliere e incanalare la frustrazione e il malcontento degli abitanti, che quotidianamente vedono depositarsi la polvere di grafite nell’ambiente che li circonda.
Come già detto l’azienda è in possesso di un impianto di abbattimento di tali polveri, quando però le temperature si fanno glaciali, trattandosi di un impianto a nebulizzazione di acqua, non può essere messo in attività per evitare danni dovuti al congelamento. “A novembre l’impianto è rimasto fermo alcuni giorni a causa del freddo e la polvere che si deposita crea un lavoro non indifferente per tenere pulite le case”, spiega alla Regione Fabrizio Boo, membro del comitato Bodio Pulita. L’associazione chiede quindi al Cantone nuove soluzioni tecniche da imporre alla Timcal per impedire che l’impianto si fermi. “Lo scopo non è quello di fare terrorismo informativo, bensì di comunicare che alcuni abitanti sono al limite dell’esasperazione” aggiunge Boo.
Il comune ha agito nel limite delle sue possibilità secondo il sindaco Marco Costi: “Nel corso degli anni siamo riusciti a fare in modo che Timcal iniziasse un progetto di abbattimento delle polveri e dell’ossido di zolfo.” Ogni anno il Municipio di Bodio si incontra con i vertici dell’azienda e un rappresentante del Cantone per fare il punto della situazione sugli investimenti produttivi e per la protezione ambientale. La tematica è stata recentemente discussa anche in Consiglio comunale in risposta ad alcune interrogazioni presentate da membri del legislativo.
Davide Cattaneo, amministratore delegato di Timcal, ammette che qualche problema relativo alle basse temperature esiste: “L’impianto di nebulizzazione è sperimentale, con il tempo sistemeremo anche questo aspetto.” Secondo l’azienda infatti l’impianto è in continuo miglioramento e ulteriori modifiche e perfezionamenti sono da prevedere. “Una terza parte dell’impianto verrà portata a termine entro la fine di quest’anno.”
Il problema nasce però anche in presenza di forte vento, che limita l’efficienza dell’impianto, come ammette Cattaneo: “Le polveri vengono rialzate e si depositano in paese ma di questo l’impianto non è responsabile.” Secondo Timcal il sistema di abbattimento delle polveri rimane fermo unicamente due settimane all’anno per permettere la manutenzione. “Durante questi periodi però la produzione viene fermata” rassicura l’amministratore delegato.