Davide Lurati, Angelo Renzetti e Paolo Righetti, rispettivamente presidenti di Chiasso, Lugano e Bellinzona, rilasciano un comunicato congiunto dove criticano l’iniziativa e prendono ufficialmente posizione dopo le tante voci
BELLINZONA - L’FC Lugano, L’AC Bellinzona e l’FC Chiasso non ci stanno e continuano ognuno per la propria strada. È questo in parole povere il messaggio del comunicato rilasciato dai tre presidenti congiuntamente, dopo che negli ultimi mesi si sono susseguite molte voci e indiscrezioni sull’iniziativa promossa da Stefano Gilardi, attuale presidente del FC Locarno.
Riportiamo di seguito per esteso il comunicato ufficiale congiunto delle tre società calcistiche ticinesi, firmato da Davide Lurati, Angelo Renzetti e Paolo Righetti:
"I presidenti del FC Chiasso, del FC Lugano e dell'AC Bellinzona esprimono stupore e disapprovazione in relazione alle notizie di stampa che nelle ultime settimane, a ritmo insistente, danno per acquisita la nascita di una nuova entità calcistica che dovrebbe sostituire nell'elite del calcio svizzero i club esistenti che da oltre un secolo rappresentano le quattro principali regioni del Canton Ticino."
"I rappresentanti dei tre sodalizi ribadiscono di non essere coinvolti nel progetto sbandierato ai quattro venti e di non aver quindi dato adesione alcuna, nonostante durante le serate informative organizzate dai promotori di questa nuova entità, vengano ventilati fantomatici contatti e scenari che coinvolgono le SA e le Associazioni ancora esistenti. Società e associazioni che al contrario di quanto affermato lavorano alacremente e quotidianamente per garantire un futuro al proprio club. Viste le premesse quella che starebbe nascendo appare come una realtà sportivamente artificiosa, socialmente non definita e infrastrutturalmente fragile (si pensi solo alla questione dei terreni di allenamento e dello stadio nel quale disputare le partite ufficiali)."
"La preoccupazione di Chiasso, Lugano e Bellinzona - ed è questa la ragione che ci ha indotto a rompere il silenzio - è che l'operazione mediatica in atto finisca con il danneggiare seriamente dal profilo economico e sportivo tutte le realtà esistenti (Locarno compreso) senza che il calcio ticinese possa trarne alcun giovamento."
"L'unica via da seguire, e in questi anni lo abbiamo ribadito più volte, è quella della leale collaborazione nella salvaguardia delle rispettive identità."
red