Dopo la notizia della scomparsa dell’attrice ticinese Martha Fraccaroli abbiamo raggiunto Yor Milano per raccogliere il suo ricordo di una compagna di tante avventure…in dialetto!
LUGANO – È di questa mattina la notizia della scomparsa, a 86 anni, della nota attrice teatrale, radiofonica e televisiva (leggi articolo correlato). Martha Fraccaroli è conosciuta soprattutto per le commedie dialettali, porta infatti la sua firma il “primo sbarco” in televisione con la commedia “Ona storia ingarbüiada" nel 1980.
Una lunga carriera quasi interamente dedicata all’intrattenimento dialettale, “missione” spesso e a lungo condivisa con il conosciutissimo attore ticinese Yor Milano, Yor Pasquali all’anagrafe. Ed è proprio lui che abbiamo raggiunto per un ricordo della Fraccaroli. Dalle parole dell’attore traspare un sincero affetto, e non manca qualche curioso aneddoto sui tanti momenti condivisi dai due.
Yor Milano, come ha conosciuto Martha Fraccaroli?
“Era inevitabile: allora la Martha scriveva, insieme a Barino, le commedie che poi venivano prodotte dalla televisione. Barino scriveva la commedia in italiano e poi Martha la traduceva “in vernacolo”. Quando ha cominciato a lavorare anche per la nostra compagnia di allora va da sè che ci siamo incontrati e conosciuti, anche se in realtà ci eravamo già incontrati prima…”
Quando?
“Anni prima quando io partecipavo agli spettacoli organizzati da Sergio Maspoli in giro per il Cantone, noi uscivamo nei paesi con la “Domenica popolare” e io conducevo il programma e presentavo lo spettacolo, con i miei personaggi del ‘Professor Mailand’ e del ‘Checa’. In queste occasioni era già presente la Martha che spesso, oltre a scrivere gli spettacoli, vi prendeva anche parte e così ci siamo conosciuti, sul palco.”
E la prima collaborazione insieme se la ricorda?
“Sì, mi sembra che il primo lavoro che abbiamo fatto insieme sia la commedia ‘l testimoni al dormiva’, la prima commedia che Martha aveva scritto con Barino e nella quale abbiamo recitato insieme, perché lei prendeva parte come attrice a praticamente tutte le commedie che scriveva, anche vista la sua carica di comicità e simpatia della quale era dotata. Io ero agli inizi del “dialetto” e ho quindi iniziato a masticarlo con lei, e spesso ricordo che Martha mi correggeva e mi diceva ‘perché ti 'l dialet tal se' mia’…era rigorosissima e mi ricordo che sul dialetto aveva un vanto particolare…”
Quale?
“Si vantava di scrivere nel dialetto puro della Collina d’oro, provava un grande piacere a dirlo, ma spesso era anche fonte di interminabili discussioni con Barino, che invece era di Riva S.Vitale: quando leggevamo il copione capitava infatti spesso che i due si mettessero a discutere interminabilmente su un singolo termine che, ritenuto purissimo dalla Martha risultava sconosciuto e ‘sbagliato’ a Vittorio…e alla fine ogni tanto la spuntava uno e ogni tanto l’altra!”
Come si evoluta in seguito la vostra collaborazione?
“Passa un po’ tutto dal 1999, quando fondai il Teatro popolare della Svizzera italiana (TEPSI) proprio per sottolineare l’importanza del dialetto nel campo teatrale e televisivo: allora Martha entrò a far parte del Comitato, insieme a Mariuccia Medici e tanti altri bei personaggi. Da quel gruppo nacquero molti progetti stimolanti e interessanti, fino al 2002 quando in seguito a un episodio Martha decise di ‘estraniarsi’ volontariamente dal nostro mondo, scelta che oggi ancora di più mi rende piuttosto triste.”
Che cosa accadde?
“Io avevo ideato questo concorso per le filo drammatiche in onore di Quirino Rossi, che condividono spesso l’obiettivo di salvaguardia del dialetto, e la Martha in quel periodo lavorava con la compagnia del “Cittadella”, che amatorialmente proponeva spettacoli dialettali, con la quale partecipò al concorso, ma quell’anno la giuria non premiò il suo gruppo con uno dei primi tre posti, e lei andò su tutte le furie. Se la prese così tanto che decise anche di uscire dal TEPSI e non ha più voluto fare niente, mettendosi da sola nell’ombra, una sorta di ritiro insomma. Io ho provato a convincerla a tornare sui suoi passi, ma non c’è stato nulla da fare, è stato un grande dolore per me…e penso che anche per lei non sia stato piacevole ‘sparire’ così, anche perché poco dopo è rimasta vedova e quindi ancora più sola, tanto che oggi alla notizia della sua scomparsa non nego di aver pensato che avremmo potuto esserle stati più vicini in questi ultimi anni se le cose fossero andate differentemente.”
Un ultimo ricordo sulla persona e sul carattere di Martha Fraccaroli?
“Martha aveva una bella personalità forte, infatti spesso si scontrava anche con la Mariuccia (Medici ndr), un altro ‘osso duro’: a volte ci regalavano dei bellissimi scontri titanici, che però si risolvevano sempre con la pace e stimoli di lavoro in più! Insomma aveva un bel caratterino la Martha, e potrei aggiungere che era anche un po’ distratta: visto che era una donna molto attiva e creativa capitava che a volte si distraeva dal lavoro, presa appunto dai suoi mille pensieri, e magari si ‘perdeva’ un’entrata in scena, o addirittura ricordo che una volta è entrata in scena al momento sbagliato, e ha risolto signorilmente semplicemente dicendo un ‘oh pardon’, uscendo e richiudendo la porta…insomma era davvero simpaticissima, senza contare la carica comica che sapeva portare sul palco, con ruoli di spessore notevole. Mi lasci aggiungere che ora la pensiamo con affetto dall’altra parte sorridente nella luce!”
dielle