“Passeggeri e operatori cercano funzionalità. Lavori e riorganizzazione previsti non possono essere rinviati alla calende greche. Chi oggi blocca e frena per interessi personali, deve rendersi conto che in gioco vi è l’attività medesima dell’aeroporto”
LUGANO – In seguito alle prese di posizione e alle notizie seguitesi negli ultimi giorni, anche l’Associazione dei passeggeri aerei della Svizzera italiana (ASPASI) ha deciso di esprimersi sulla situazione e lo sviluppo futuro dell’aeroporto di Lugano-Agno.
Innanzitutto, l’associazione “prende atto con piacere della recente decisione del Tribunale amministrativo federale inerente l’allungamento di 70 metri della pista. Dopo eccessive lungaggini si potrà finalmente concludere il progetto per il miglioramento della sicurezza e dell’impatto ambientale a beneficio degli abitanti dei Comuni limitrofi”.
Ma a fronte di questo successo, ASPASI sottolinea che molto va ancora fatto: “È necessario realizzare al più presto il progetto di riorganizzazione e di ammodernamento di Lugano Airport. La ricapitalizzazione da parte della Città e del Cantone, senza preclusione verso privati interessati a investire, deve essere accompagnata da una riorganizzazione della gestione delle strutture e da un miglioramento delle infrastrutture a beneficio sia dei passeggieri sia delle aziende attive sullo scalo. Servono investimenti per ammodernare gli spazi, per migliorare i collegamenti da e verso l’aeroporto e per offrire ai clienti e alle aziende legate all’aeroporto gli spazi necessari a consolidare la propria attività. L’attuale situazione è irrazionale e quanto offerto alla clientela insoddisfacente”.
Insomma, “tergiversare ancore è irresponsabile e costoso per l’ente pubblico”, incalza l’ASPASI, “servono decisioni di fondo, orientate al futuro”. L’associazione ritiene infatti che “il Ticino e la sua economia, anche turistica, hanno bisogno di Lugano Airport e l’attività aerea rappresenta un elemento di plusvalore che genera numerose ricadute positive”.
Dunque “assodata la necessità di un aeroporto, occorre creare condizioni quadro favorevoli all’attività e alla fruizione della struttura”. ASPASI si dice quindi “seriamente preoccupata per il costante clima di polemica e disfattismo. Nel dibattito in corso si registra un crescente approccio negativo che nuoce all’immagine dello scalo ticinese. Urge un cambiamento di approccio a beneficio di una discussione concreta che metta al centro gli interessi pubblici. Passeggeri e operatori cercano in Lugano Airport funzionalità, i lavori e la riorganizzazione prevista non possono essere rinviati alla calende greche. Chi oggi blocca e frena per interessi personali, deve rendersi conto che in gioco vi è l’attività medesima dell’aeroporto”.