CRONACA
Cani e guinzagli, la difesa del padrone del dobermann: “Problemi solo con i ticinesi, il mio è un cane da divano!”
Dopo la segnalazione ricevuta da un lettore e raccontata ieri, e dopo averne ricevute altre, siamo risaliti al proprietario “indisciplinato” per raccoglierne le reazione: “Stufo di tutti questi attacchi, chi non ama gli animali non ama la gente”

GUDO – “Tutti i cani possono essere liberi quando non si è in una zona urbana, anzi si devono lasciare liberi i cani, altrimenti diventano frustrati e matti.” È questa in estrema sintesi la reazione che abbiamo raccolto dal proprietario del dobermann, dopo che ieri abbiamo pubblicato la denuncia di un lettore, aggredito e insultato verbalmente dal proprietario dopo aver chiesto se non fosse il caso di legare un cane di tale stazza (leggi articolo correlato). 

L’uomo, che come ci spiega ha avuto anche un procedimento giudiziario in passato sempre per una questione legata al suo cane, respinge fermamente le accuse, rivendicando il proprio diritto a lasciare il suo cane libero anche in zone di svago frequentate. 
I problemi non si limiterebbero però al caso giudiziario e al nostro racconto e, se già nella testimonianza veniva citata una ragazza che aveva avuto problemi simili con il padrone del dobermann, ieri in serata abbiamo ricevuto un’altra segnalazione che confermerebbe il disagio nei suoi confronti: un padre che con il figlio si è trovato a faccia a faccia con il cane “che girava libero in collina, non certo una bella sensazione” come ha raccontato il lettore.

Ma vediamo il punto di vista del proprietario del dobermann in questione. 

Un commento merito all’episodio che abbiamo raccontato? Ritiene sia giusto lasciare un cane di quella stazza in giro libero dove ci sono anche altre persone? 

“Tutti i cani possono essere liberi quando non si è in una zona urbana, anzi si devono lasciare liberi i cani, altrimenti diventano frustrati e matti. Il mio cane è sempre stato libero fina da piccolo, ora ha 6 anni e risponde al mio richiamo come richiesto dalla legge ed è un cane bravissimo, ci sono diversi proprietari di pastori tedeschi aggressivi nella zona, andate piuttosto da loro. Sono stufo di tutti questi attacchi, chi non ama gli animali non ama la gente.”

E in merito all’episodio che abbiamo riportato ieri, raccontato da una segnalazione di un lettore? 

“Ma che segnalazione? Io non ho avuto più problemi negli ultimi tempi, non so di cosa parla. Io non ho visto nessuno lungo il fiume e in quella zona comunque tutti i cani sono liberi, perché il mio non dovrebbe poterlo essere?”

Però ci sono delle persone che hanno paura e i casi di aggressioni non mancano nella cronaca.

“Se le persone si comportano normalmente il cane non è minimamente interessato, ma è chiaro che se le persona ha un atteggiamento aggressivo o gesticola il cane ne potrebbe essere infastidito. E poi le persone se caso devono avere paura di me, non del cane, il mio cane è un gioiello. Conosco il mio cane e tutte le settimane lo porto a scuola. E pensi che ormai da 5 anni porto a spasso il cane sempre accompagnato da qualcuno, in modo di avere un testimone se dovessi litigare con altre persone, è assurdo. Noi abbiamo un albergo e tutti i giorni abbiamo ospiti un po’ da tutta Europa e devo dire che ad esempio con germanici, olandesi o svizzeri tedeschi non ci sono mai problemi su questi aspetti, i problemi ci sono solo con questi ticinesi, che hanno davvero uno strano comportamento nei confronti dei cani.”

Cosa intende? 

“Che ovunque vado non incontro problemi, e solo qui lungo questo fiume invece ne nascono sempre con le persone che incontro. È sicuramente gente di città, e non sono sicuramente una minoranza, ma anche questa tipologia di persone in altri posti non ha questi atteggiamenti verso i cani. E non sono l’unico a dirlo, ho diversi amici, anche ticinesi, che hanno dei cani e tutti dicono che in Ticino hanno solo problemi, sempre e solo problemi, anche se il cane è bravissimo.”

Forse è perché sono spaventate dai cani, o da un esemplare particolarmente grande che gli si para davanti senza guinzaglio.

“Ma che paura e paura, i cani vivono da 17'000 anni con gli uomini, non siamo mica in Africa dove ci sono le bestie selvatiche. E poi il mio cane non si avvicina mai alle persone e se uno pensa preventivamente che un cane gli possa correre dietro e attaccarlo ha probabilmente visto troppi film, ma la vita non funziona così. I cani sono come gli individui, ci sono gli assassini, ma non si può pensare che tutti lo sono perché uno l’ha fatto.”

Nella storia viene citato anche il caso di una ragazza che faceva jogging e che avrebbe avuto problemi simili a quelli del nostro lettore, sempre con lei. Come risponde?

“Quello dei ‘jogger’ è un problema: tutti quelli che sono più veloci devono fare attenzione a quelli più lenti, addirittura la polizia distribuisce un dépliant dove si spiega che quando una persona sta correndo e si avvicina a un cane da dietro deve rallentare e poi riprendere una volta superato il cane, perché altrimenti il cane interpreta il passaggio come un’aggressione, ma quasi nessuno lo fa o almeno avvisa del proprio arrivo, e la stessa cosa vale per i ciclisti. Senza contare che con tutto lo spazio che c’è devono sempre passarti vicino, non penso proprio dunque che hanno veramente paura.”

Nel racconto il testimone dice che lei ha parlato di un procedimento legale, cosa intendeva? 

“Sì è vero, ho avuto un procedimento con una persona che faceva jogging e con la quale ho litigato, ma se in prima istanza mi hanno condannato, in appello mi hanno assolto da ogni accusa, e il tribunale ha stabilito che il mio è un ‘cane da divano’. Purtroppo spesso anche la polizia, e nel mio caso anche il primo grado di giudizio, non applica correttamente la legge sui cani.”

A cosa si riferisce? 

“Abbiamo questa legge in Ticino, dove già in principio tutti sbagliano parlando di ‘razze pericolose’ quando in realtà il testo parla di razze ‘sotto suggerimento’. Ma io non contesto la legge, anzi credo sia giusta, ed è giusto che certi cani non finiscano in mani sbagliate. Ma la legge non obbliga i padroni a tenere i cani al guinzaglio anche negli spazi aperti e non urbani, dunque spesso anche la polizia sbaglia. Nel mio caso è dovuta intervenire la corte d’appello per mettere ordine agli errori di giudizio.”

dielle

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