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Cronaca
02.07.2014 - 08:040
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Bosco Gurin: la famiglia Arcioni non ha più una stalla. Ieri la riconsegna ai proprietari

Eseguito lo sfratto dell’immobile occupato in precedenza dalle mucche e dalle capre di Michele Arcioni. Si chiude così la vertenza con la famiglia Hess-Sartori. Ancora sconosciuto il destino ‘settembrino’ del bestiame

BOSCO GURIN – La famiglia Arcioni di Bosco Gurin ha riconsegnato ieri la stalla alla famiglia Hess-Sartori, proprietari dello stabile, alla presenza della polizia e di Giovanni Berardi e Angela Tognetti, presidente e vice di Agrifutura. Si chiude così un’altra tappa della vicenda che ha suscitato molto interesse e attenzione verso il caso dei contadini della Val Rovana. Non è ancora dato sapere a settembre dove troverà rifugio il bestiame. Lo riporta la Regione.

A due anni dunque dal termine di riconsegna, fissato a novembre 2012, ma prorogato su intervento del veterinario cantonale, lo sfratto è stato eseguito. Michele Arcioni ha confermato al quotidiano di aver iniziato anche lo smontaggio di tutte le componenti “contestate”, in particolare la rimessa adibita abusivamente a rifugio per le capre che tanto ha infastidito il proprietario Peter Hess, che invece non ha voluto rilasciare dichiarazioni. 

Nel frattempo gli Arcioni hanno richiesto, e ottenuto, una licenza edilizia per l’edificazione di una nuova stalla di proprietà che, però, tra richieste di sussidi e costruzione, non sarà pronta certamente a breve (si parla di 1 anno solo per l’ottenimento dei sussidi necessari ndr). Le capre, ora al pascolo in Grossalp, rischiano dunque di non avere un rifugio per l’arrivo della stagione fredda. 

red

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