Ha iniziato a maneggiare la mola quando era ancora un ragazzino. Allora faceva il macellaio. E se vuoi fare il macellaio, dice, devi prima imparare ad affilare…
LOCARNO – Ha iniziato a maneggiare la mola quando era ancora un ragazzino. Allora faceva il macellaio. “E se vuoi fare il macellaio, ma anche il cuoco – dice Sebastiano Bernardo – per prima cosa devi imparare ad affilare i coltelli”.
Insomma, prima viene l’arte dell’arrotare, poi quella del tagliare. S’intende che il discorso vale anche per i barbieri, ma i rasoi sono tutta un’altra cosa. Lui, che vive a Locarno e ha il laboratorio in via Motta a Minusio, l’affila coltelli, l’arrotino, lo fa per mestiere e per passione.
I coltelli di oggi non sono più quelli di ieri. Ci sono i giapponesi a più strati d’acciaio, o i coltelli in ceramica – derivati dall’arte del sashimi – che non richiedono più affilatura, e che ormai te li tirano dietro. I coltelli che arrugginiscono sono un ricordo del passato. Ferrivecchi. Ma il filo conta eccome. Soprattutto per chi maneggia coltelli a scopo professionale.
Lui, Sebastiano, si sposta con il suo furgoncino, tira fuori il suo banchetto da arrotino, e ti fa un filo che nemmeno un rasoio…
“Il segreto – dice – è conoscere i coltelli, sapere che tipo di mola usare e come usarla. Tanti comprano gli apparecchi per affilare che si vendono nei supermercati. Diciamo che è come andare a caccia con una fionda… Con quegli aggeggi la lama dei coltelli la rovini, la smerigli”.
Mentre racconta, senza alzare lo sguardo continua ad affilare con sapienza, facendo pressione sulla lama e levigandola nei punti che contano, prima da un lato, poi dall’altro. I coltelli su cui sta lavorando sono del macellaio di Brissago, che l’ha chiamato apposta per rifare il filo.
“Coltelli buoni questi – dice Sebastiano -, coltelli da macellaio, mica quelli che io chiamo da vuccumprà, che vanno tanto di moda oggi”.
Per ogni coltello l’arrotino locarnese chiede tra i 5 e i 6 franchi, a dipendenza della grandezza e della qualità dell’utensile. Se non è in giro per il Ticino, dove lo chiamano soprattutto macellai e ristoratori, lavora nel suo laboratorio di Minusio.
Se volete un coltello affilato come si deve, potete chiamarlo allo 078.6736396. Il suo è un mestiere in via d’estinzione ma che merita di sopravvivere.
emmebi