Le vittime sarebbero due, ma l'insegnante, fino al mese scorso primo cittadino del Comune, respinge le accuse. Luigi De Carli: "Siamo increduli. Ma l'abbiamo sospeso". Domenico Barletta: "Personalmente ritengo debba dimettersi"
ARBEDO – Le vittime, per ora, sarebbero due. Due ragazzini già interrogati dalla polizia, uno dei quali ha confermato di aver subito attenzioni sessuali da parte del maestro. E proprio dal suo racconto è partita l’inchiesta. Gli episodi sarebbero accaduti nell’ambito scolastico, quindi all’interno delle elementari di Arbedo-Castione. In particolare si parla di palpeggiamenti a sfondo sessuale, stando alla testimonianza di una vittima. Ma le informazioni che filtrano dallo stretto riserbo calato sulle indagini sono poche e frammentarie.
Da parte sua, A.S., l’insegnante 56enne arrestato giovedì scorso – da trentadue anni maestro ad Arbedo Castione -, nega o ridimensiona i fatti, parlando di una errata interpretazione di contatti fisici privi di valenza sessuale. In ogni caso, sulla base delle testimonianze raccolte, il procuratore Nicola Respini lo accusa di atti sessuali con minori, coazione sessuale e violazione del dovere di assistenza o educazione (leggi qui).
Se verranno confermati, al di là del tipo di “attenzioni”, i fatti sono molto gravi proprio perché l’autore è un insegnante, per di più di matrice cattolica, attivo a livello pubblico e associativo (tra le cariche vanta anche la presidenza di una corale).
Non è il primo caso di pedofilia che coinvolge insegnanti, ma in questo c’è anche l’elemento politico. A.S. siede infatti nel Consiglio comunale di Arbedo nella fila del PPD ed è stato fino al mese scorso primo cittadino: presidente del Consiglio comunale.
“Siamo rimasti sconvolti e increduli di fronte a questa notizia – commenta il segretario cantonale del Partito, Domenico Barletta -, per il ruolo professionale e politico che questa persona riveste. Ho parlato questa mattina con il presidente della sezione, Fabrizio Monaci, e abbiamo deciso di convocare una riunione straordinaria per informare compiutamente gli esponenti del Partito e per adottare le misure necessarie. Dal punto di vista personale, fatta salva la presunzione di innocenza che si deve ad ogni accusato, ritengo che il consigliere comunale arrestato dovrebbe dimettersi immediatamente. Ma ne discuteremo nella sede appropriata, forse già domani”.
“Non appena siamo stati informati dell’accaduto abbiamo sospeso immediatamente il docente – dice il sindaco, Luigi De Carli –. Siamo rimasti sgomenti quando abbiamo avuto l’informazione da parte degli inquirenti, noi amministratori comunali e tutti gli insegnanti. Il docente arrestato è sempre stato molto disponibile, attivo, apprezzato per il suo lavoro. Lo conosco da molti anni e non riesco davvero a capacitarmi… Mai abbiamo avuto sospetti o avvisaglie che potessero portarci a pensare a fatti del genere. Ho fiducia nella giustizia, vedremo se le accuse troveranno conferme: credo che adesso dobbiamo lasciamo lavorare la Magistratura. Chiedo invece a tutti, media per primi, rispetto per le famiglie e per gli allievi”.
emmebi