Contestata da parte di un socio di Locarno Viva, rappresentato dal legale, la legittimità del Consorzio Rotonda, che gestisce anche l'Area 621, e gli incassi senza registrazione di cassa
LOCARNO – La Rotonda del Festival finisce in Pretura e riemergono le ruggini e le vertenze degli ultimi anni. Ieri, fa sapere in una nota l’avvocato Tuto Rossi, che rappresenta un socio di minoranza dell'Associazione Locarno Viva, “il pretore di Locarno ha disposto il sequestro del denaro raccolto “cash” dal Consorzio Rotonda a ogni fine serata, e dei conti bancari presso BancaStato”.
La vicenda, spiega il legale, “nasce dal trasferimento – diretto da Marcello Tonini - della gestione della Rotonda di Piazza Castello e dall’area ex Scuola Magistrale (l’Area 621, ndr) dall’Associazione Locarno Viva al cosiddetto Consorzio Rotonda” (consorzio che quest’anno ha gestito appunto i due spazi).
Dopo un concorso pubblico, il Municipio di Locarno ha attribuito la gestione della Rotonda e dell’area ex Scuola Magistrale al Consorzio Rotonda, formato da tre membri dell’Associazione Locarno Viva - ad esclusione del quarto – e da due altre ditte.
La formazione di questo consorzio è tuttavia giuridicamente nulla, sostiene Tuto Rossi, “poiché l’Associazione Locarno Viva non ha come scopo la partecipazione a Consorzi, non ha mai eletto i suoi organi (e in particolare il signor Tonini che non è il Presidente previsto dagli statuti, contrariamente a ciò che egli proclama) e esercita un’attività commerciale senza essere iscritta a Registro di Commercio”.
Inoltre, prosegue la nota del legale, “ogni sera vengono raccolte decine di migliaia di franchi cash dai bar del Consorzio Rotonda, senza una registrazione di cassa, senza contarli e senza che ai creditori sia fornita una garanzia sull’impossibilità di un accesso notturno al deposito (prima della contabilizzazione). L’Associazione Locarno Viva ha debiti che potrebbero venire compromessi dal trasferimento degli utili al – giuridicamente discutibile – Consorzio Rotonda”.
“Nei giorni scorsi – conclude la nota - si è mosso presso BancaStato e la Pretura, il socio di minoranza dell’Associazione Locarno Viva (da noi rappresentato) che ha garantito con CHF 200'000 il pagamento dell’affitto al Municipio di Locarno, e che si trova esposto con altre fatture per svariate decine di migliaia di franchi. Le sue richieste di contabilizzare il CASH raccolto a fine serata e di depositarlo già contabilizzato in un luogo neutro erano infatti state rifiutate con disdegno da quelli che comandano alla Rotonda.
Allarmato, un altro creditore che ha vinto una causa contro l’Associazione Locarno Viva si è anche lui rivolto al Pretore che subito ordinato il blocco del cash e dei conti presso BancaStato. Nelle prossime settimane occorrerà fare chiarezza”.