Il café tra l’autosilo Balestra e la Gendarmeria sarebbe confrontato con una perdita netta di 15mila franchi al mese. Negli scorsi giorni, gli amministratori hanno quindi deciso di rescindere cautelativamente i contratti di tutti i dipendenti
LUGANO – La storia sembra star per ripetersi: dopo il Ciani, un altro storico locale del centro di Lugano dà segno di navigare in pessime acque. È la Ceresiana, il café tra l’autosilo Balestra e la Gendarmeria.
Negli scorsi giorni gli amministratori hanno infatti intimato nove licenziamenti cautelativi. Evidentemente anche questo locale è confrontato con gravi problemi finanziari: si parla di una perdita netta di 15mila franchi al mese. Da qui, appunto, la decisione di rescindere i contratti. Decisione che ha toccato tutti i dipendenti.
Il sindacato OCST, come già per il Ciani, si è quindi mobilitato e intende contestare le disdette che, essendo numerose e contemporanee, rappresentano un licenziamento collettivo.
In ogni caso, parrebbe esserci già un gruppo che ha mostrato il proprio interesse a rilevare il locale. Ma, di nuovo come nel caso del Ciani, resta da capire a quali condizioni.
Intanto, non si sa se a questo punto il locale potrà riaprire e per quanto.