Il locale ha sede in un appartamento al primo piano di un vecchio palazzo in via Cattedrale
LUGANO - Da un anno il circolo culturale “Turba”, di nome e di fatto, le notti dei cittadini del centro di Lugano con la musica proposta fino a tarda notte da giovedì a domenica. Il circolo “per l’emancipazione culturale” come si definiscono i promotori ha come obiettivo promuovere concerti, poesia, letteratura e viaggi, ma i residenti della zona, come riporta oggi il Caffè, reclamano per il troppo rumore durante la notte. Hanno pure raccolto firme spedite per raccomandata al Municipio, allegate a lamentele, foto e filmati di prova. I numerosi interventi delle forze dell’ordine su richiesta dei residenti sono sfociati a giugno in una diffida. Ma nulla è cambiato, neppure dopo un incontro di pacificazione con il Municipio.
Ora sorge spontanea la domanda: com’è la situazione sul fronte dei permessi? I residenti accusano infatti i promotori di non avere chiesto al Municipio il permesso per riconvertire quello spazio da appartamento a circolo culturale, e di non avere i permessi di proporre musica dal vivo. Una domanda è però stata presentata, ed evasa con procedura abbreviata e non con una ordinaria come normalmente accade. Procedura ordinaria che implicherebbe uno studio sull’impatto ambientale da parte del cantone sui livelli fonici, e che obbliga il richiedente a sottostare alla legge sugli esercizi pubblici in materia di sicurezza e igiene. Il Comune di Lugano afferma, come riporta il Caffè, che la procedura è proporzionale alla richiesta, anche se nella stessa non era menzionata la proposta di musica dal vivo. La capienza massima del circolo è di 50 persone e via Cattedrale rientra in zona III, quindi non residenziale e con una maggiore tolleranza per i rumori.
Il sindaco Marco Borradori, in risposta all’ultima lettera di protesta dei cittadini sostiene che la situazione è in perfetta regola. I vicini replicano: vogliamo che Lugano viva, non discutiamo la legittimità dell’iniziativa, ma chiediamo legalità e rispetto.