CRONACA
Mimmo Rotella, la Pop Art sbarca a Locarno tra cinema e cartoons... Ma c'è il giallo del quadro mancante, che da Lugano è stato negato alla mostra
Il grande artista calabrese celebrato a Casa Rusca. Ma nel catalogo figura un quadro che nella mostra non c'è... Parola d'ordine: "collaborazione"

LOCARNO - Sabato a Locarno è stata inaugurata la mostra dedicata a un grande artista contemporaneo italiano: il calabrese Mimmo Rotella, tra i principali esponenti della Pop Art europea. È un viaggio nella memoria e nella fantasia, in una “pittura” che spazia dal “cartoon”  al manifesto cinematografico dei tempi andati…

La mostra, curata da Rudy Chiappini, si lega al decennale della scomparsa di Rotella e propone nelle sale di Casa Rusca un ampio ventaglio delle produzioni dell’artista legate al cinema. Una scelta chiara e coerente, visto che Locarno ospita il Festival del film.

Ma in questa mostra c’è un piccolo giallo: nel catalogo figura un’opera importante – “Il grande circo” – che non fa parte dell’esposizione. L’opera era stata promessa a Locarno dal proprietario durante la fase di organizzazione della mostra, ma nel frattempo è stata venduta e fa ora parte della collezione ticinese Giancarlo e Danna Olgiati. Verrà dunque esposta in futuro nello Spazio -1 del LAC. I nuovi proprietari hanno deciso di non concederla a Locarno.

Certo, ognuno fa quel che vuole delle cose che gli appartengono, ma poi non si parli di collaborazione a livello cantonale.

Detto del “giallo” del quadro mancante, due parole su Rotella. Convinto che non ci fosse più niente da inventare di nuovo nell'arte, l’artista ebbe negli anni Cinquanta quella che definì “un’illuminazione Zen": la scoperta del manifesto pubblicitario come espressione artistica della città. Nacque così il décollage: Rotella incollava sulla tela pezzi di manifesti strappati per strada, ispirandosi a dadaismo e cubismo. 
Venne così etichettato dalla critica come strappamanifesti o pittore della carta incollata. La Pop Art americana condizionò la sua creazione artistica successiva, che sfociò nei primi anni Settanta negli Art-typo, stampe scelte e riprodotte liberamente sulla tela. 
La mostra locarnese propone entrambi i percorsi di Rotella e comprende quadri ispirati a film memorabili – La dolce vita, Via col vento, Lolita, Arancia Meccanica, Qualcuno volò sul nido del cuculo e molti altri -, e a grandi attori, da John Wayne a Sophia Loren, da Liz Taylor a Paul Newman…
Una mostra da vedere. Anche se manca “Il grande circo”.

emmebi

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