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Cronaca
15.06.2016 - 13:070
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"Non dare denaro per strada". Lugano lancia la campagna contro l'accattonaggio. Ecco i numeri di un fenomeno dietro il quale si nascondono racket e sfruttamento di minorenni

"A titolo d’esempio, un questuante possa incassare sino a 200 franchi al giorno, cifre queste che rendono l’attività un proficuo affare per organizzazioni criminali. Una forma di moderna schiavitù subdola e feroce"

LUGANO - In tempi di crisi si acuiscono inevitabilmente i fenomeni di disagio sociale, soprattutto tra le classi più povere, con espressioni come quelle della questua e dell’accattonaggio. Con questa premessa il Municipio e la Polizia di Lugano lanciano una campagna contro l’accattonaggio che si svolgerà dal 20 al 23 giugno.

“Un fenomeno - si legge nella nota stampa - che si manifesta non di rado come un illecito sfruttamento di minori, disabili, donne in stato di gravidanza e anziani e che nasconde quasi sempre l’azione di attività illegali quali borseggi e scippi. Contestualmente i cittadini si devono inoltre confrontare con suonatori ambulanti, venditori di rose, finti audiolesi e con chi richiede denaro per fantomatiche associazioni a scopi d’aiuto.
Si tratta di attività illecite che, come nel caso dell’accattonaggio, vengono importate nella maggior parte dei casi dalla vicina Italia, in una sorta di “turismo della questua”.

PREVENZIONE E LEGGE

Il legislatore cantonale per cercare di rendere più efficace la lotta a questo fenomeno, ha promosso l’entrata in vigore della nuova Legge sull’ordine pubblico il prossimo 1° luglio 2016.
La stessa prevede, tra l’altro, la commissione di una multa da parte dell’Autorità comunale a chi pratica l’accattonaggio.
Tuttavia è fondamentale la prevenzione di tale fenomeno e per questa ragione la Polizia Città di Lugano già dall’aprile 2009 ha istituito uno speciale nucleo incaricato di monitorare e contrastare il fenomeno dell’accattonaggio e di tutto quanto legato all’illecito esercizio delle professioni ambulanti nella Città di Lugano.
Solo nel 2014 sono stati svolti 636 interventi nel cui ambito sono state controllate 781 persone. Nel 2015 gli interventi sono saliti a 1004 con ben 1168 persone controllate. Circa la metà degli stessi concernevano violazioni della Legge sull’ordine pubblico (versione precedente), mentre i restanti violazioni della Legge riguardavano il commercio ambulante.

IL DISAGIO NEL CUORE DI LUGANO

Attualmente la zona più colpita da questo tipo di attività è quella del centro Città (piazze, autosili, chiese). L’importante presenza di queste persone è fonte di disagio per i cittadini, che talvolta si tramuta in molestia a causa della loro insistenza. Non va inoltre dimenticato che nell’ambito dell’accattonaggio ci si trova spesso confrontati con un vero e proprio business organizzato, che trae forza dall’aumento dei flussi migratori verso i Paesi europei e quindi anche la Svizzera.
A titolo d’esempio può essere menzionato come un questuante possa incassare sino a fr. 200.- al giorno, cifre queste che rendono l’attività un proficuo affare per organizzazioni criminali.

UNA FORMA DI MODERNA SCHIAVITÙ SUBDOLA E FEROCE

Inizialmente quest’attività illecita era svolta quasi esclusivamente dai nomadi di origine rom, soprattutto donne e minori, ma recentemente si è allargata anche ad altre etnie, nel cui ambito si riscontra come i figli minorenni vengano affidati dalle famiglie alle organizzazioni criminali che provvedono alla loro collocazione sul “posto di lavoro”… senza alcuno scrupolo per la loro giovane età, per le loro malformazioni fisiche o anche solo sfruttando lo stato di gravidanza di giovani donne.

Queste persone giungono in prevalenza dall’Italia, e più precisamente dai campi nomadi sparsi soprattutto in Lombardia (Milano, Monza, Arcore, Brescia e Bergamo).
I primi cinque Paesi sono stati: Romania 1047, Spagna 21, Italia 21, Ecuador 18, Bangladesh 16.

L’età delle persone controllate nel 2014 e nel 2015 evidenzia che la gran parte dei soggetti ha tra i 21 e i 30 anni. È tuttavia in crescita il numero dei minori controllati per le violazioni della Legge sull’ordine pubblico.
Nel 2014, nel Canton Ticino, sono stati emanati dal Magistrato dei Minorenni 7 decreti di accusa, nei confronti di minori ritenuti autori del reato di accattonaggio. Tale numero è salito a 13 nel 2015.

MONITORIAMO IL FENOMENO PER AIUTARE CHI HA DAVVERO BISOGNO

Una condanna generalizzata dell’attività di accattonaggio rischia quindi di penalizzare, criminalizzandoli, chi evidenzia reali bisogni e necessità di aiuto.
Conscia di tale pericolo la Polizia della Città di Lugano ha quindi pensato e condotto un progetto che, attraverso un accresciuto numero di controlli, intende contrastare l’insorgenza di fenomeni criminosi che basano la loro attività sullo sfruttamento di situazioni di bisogno e di indigenza.

Lo scopo dichiarato è quello di contrastare il nascente degrado sociale in ambito urbano, ma anche e soprattutto quello di segnalare alle istanze preposte situazioni di effettivo bisogno, consentendo quindi di intervenire con misure sociali ed efficaci.
Per questo motivo la campagna di prevenzione della Polizia della Città di Lugano “Non dare denaro per strada” coinvolge due partner fondamentali che da anni si occupano di disagio e povertà nell’area di Lugano.

L’Antenna MayDay è un servizio dell’organizzazione umanitaria “no profit” SOS Ticino.
Nata nel 1996, MayDay si prefigge lo scopo di facilitare l’accesso degli immigrati, soprattutto quelli con statuto precario o senza statuto, alle strutture e ai servizi socio-sanitari esistenti nel Cantone offrendo un servizio di informazione, orientamento e consulenza.
L’Associazione MayDay offre inoltre consulenza anche agli operatori socio-sanitari in merito alle problematiche che toccano questa tipologia di immigrati.
Il servizio offre consulenze e accompagnamento in situazioni particolari e rinvia l’utenza verso i servizi, comunali e cantonali, competenti per la presa a carico.
Per le situazioni di sfruttamento sono i servizi preposti (LAVI, UAP) chiamati a intervenire a sostegno e protezione delle persone sfruttate e attuare la presa a carico.

Altra presenza fondamentale per la campagna è sicuramente Fra Martino Dotta, un frate “in prima linea” a tutti noto a Lugano che da decenni si adopera in favore di chi non ha alcuna risorsa e/o vive in condizioni di indigenza e povertà. In questo senso nel 2010 ha aperto il Centro Bethlehem che con la Mensa sociale delle ACLI e annesso refettorio ogni giorno distribuisce un importante numero di pasti caldi, indumenti e tutto ciò che può alleviare il bisogno delle fasce più deboli.

GLI OBIETTIVI DELLA CAMPAGNA

Per questi motivi la Polizia della Città di Lugano, unitamente all’Associazione Antenna MayDay e Fra Martino Dotta, si sono uniti per realizzare una campagna di sensibilizzazione sul tema dell’accattonaggio. Al di là degli scopi dichiarati e di cui si è già detto sopra, la campagna si prefigge in particolare di:
1. Sensibilizzare la popolazione della Città di Lugano e i commercianti del Centro sul fenomeno dell’accattonaggio
2. Segnalare eventuali situazioni di effettiva indigenza e intervenire di conseguenza con idonee misure di aiuto sociale
3. Prevenire e contrastare qualsiasi attività di questua in particolare quella basata sullo sfruttamento di persone indigenti e bisognose
4. Monitorare il fenomeno per aiutare chi ha davvero bisogno


UN APPROCCIO MIRATO
Sfruttando un sistema adeguato di mezzi di comunicazione la campagna intende rendere cosciente la popolazione luganese sui rischi che possono nascondersi dietro l’attività di accattonaggio e di vendita ambulante illecita, proponendo modalità di comportamento che da un alto possono essere un aiuto concreto alle persone coinvolte e dall’altro disincentivano l’attività di organizzazioni criminali che ne reggono la filiera. La campagna, studiata dalla Mazzantini & Associati SA, agenzia di comunicazione di Lugano, propone un messaggio forte: Non dare denaro per strada. Se i mendicanti chiedono soldi, offrite loro del cibo

Chi è sfruttato dal racket, infatti, non accetterà null’altro che il denaro e rifiuterà, pur affermando nella quasi totalità delle circostanze di avere fame, anche un semplice pezzo di pane.
L’invito a tutti i cittadini è quindi chiaro: non donare direttamente soldi a chi chiede l’elemosina bensì sostenere economicamente chi invece aiuta quotidianamente i veri bisognosi.

Contrastare i professionisti dell’accattonaggio significa aiutare chi veramente è in difficoltà e nel contempo prevenire e difendere sé stessi.

TUTTO È GIÀ PRONTO

La campagna si svolgerà dal 20 al 23 giugno 2016 nelle 4 principali aree della Città (stazione FFS, centro, quartiere est e quartiere ovest), coinvolgendo la popolazione attraverso un’informazione di dettaglio sul fenomeno. Sono inoltre previste l’affissione di manifesti formato F4 e la distribuzione di flyer".

Le donazioni per il Centro Bethlehem – mensa sociale, possono essere effettuate sul:
CCP 69-718263-7 (IBAN: CH25 0900 0000 6971 82637)
intestato a: Associazione ACLI Servizi Ticino 6900 Lugano.
centro.bethlehem@gmail.com

Le donazioni per l’Associazione Antenna MayDay possono essere effettuate tramite Conto Corrente postale 85-617697-7.

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