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Cronaca
09.07.2016 - 13:430
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Guido Sassi contro la Polizia di Lugano: "Ecco cosa è successo ieri sera sera in piazza: agenti in borghese fotografavano la terrazza del mio locale. Pago 100'000 franchi all'anno per il suolo pubblico e mi misurano i centimetri. Scrivete che sono incazza

Il patron di Olimpia e Sass: "Mi sono sentito trattato come un delinquente. Sapete cosa? Mi vien voglia di tenere chiuso stasera, Estival o non Estival"

LUGANO – “Scriva che sono incazzato nero. Che mi sono sentito trattato come un delinquente. Che quello che è successo ieri  sera è intollerabile. Sa cosa? Mi vien voglia di tenere chiuso stasera, Estival o non Estival… Il Sass e anche l’Olimpia!”.
Guido Sassi ha un diavolo per capello. E ogni diavolo sputa fuoco, fiamme e zolfo. Ce l’ha con la polizia comunale, che ieri...

“Ieri pomeriggio - racconta il patron dei due ristoranti in piazza Riforma - gli agenti sono venuti a controllare la terrazza del Sass mentre io e i miei collaboratori la stavamo allestendo. Hanno fatto notare che i tavoli erano leggermente fuori dal perimetro concesso e abbiamo provveduto. Sono tornati verso le 8 di sera e hanno constatato che era tutto a posto”.

Ma poi… “Poi verso le 22 sono stato avvertito da alcuni clienti che c’erano due agenti in borghese che scattavano delle fotografie alla terrazza durante il concerto, cosa che ovviamente li aveva infastiditi…”.

Apriti cielo! Sassi ha individuato i due poliziotti e gliene ha dette di tutti i colori. È vero, le barriere erano leggermente spostate verso il centro della piazza, ma di un metro al massimo. E Sassi assicura: “Non abbiamo aggiunto alcun tavolo rispetto a quelli a cui abbiamo diritto. Sapete quanto pago all’anno alla Città di Lugano per le due terrazze dell’Olimpia e del Sass? Sapete quanto pago per l’occupazione del suolo pubblico? Centomila franchi all’anno! Vogliamo anche parlare dell’affitto dell’Olimpia, che appartiene al Comune? Ecco: altri 240'000 franchi. E mi vengono a misurare gli spazi al centimetro e mandano agenti in borghese a fare fotografie durante una delle poche sere dell’anno in cui i ristoranti della piazza si riempiono? E mi trattano come un delinquente?!”.

Così nero, Guido Sassi, non s’era mai visto. “Come imprenditore – riprende – non accetto di essere trattato in questo modo dalla polizia della mia città. Pago le tasse, ho personale professionale, credo di proporre buoni prodotti e di soddisfare la mia clientela. Secondo lei, a 64 anni devo accettare vessazioni del genere. Sa cosa si sono anche inventati i due agenti? Che abbiamo servito da bere sulle botti che avevamo dovuto spostare dalla piazza sulla via laterale per far posto alle transenne! Invece erano i clienti che si erano trasferiti sulle botti con il loro bicchiere per fumare una sigaretta senza infastidire nessuno. Ma si rende conto?”.

emmebi





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