Rinviato a giudizio l'avvocato Tal dei Tali. È accusato di favoreggiamento e di riciclaggio per aver portato fuori dal carcere dei 'pizzini' per conto di XY. La RSI dà la notizia ma arriva una supercautelare: niente nomi! La redazione: "Faremo valere le n
Ormai la storia bisogna raccontarla così, come si raccontano le fiabe, perché girano minacce di procedure civili. Quindi la storia la raccontiamo come l’ha raccontata questa sera il Quotidiano della RSI. Usando le stesse parole...
LUGANO – Ormai la storia bisogna raccontarla così, come si raccontano le fiabe, perché girano minacce di procedure civili. Quindi la storia la raccontiamo come l’ha raccontata questa sera il Quotidiano della RSI. Usando le stesse parole.
“Era il novembre del 2015 quando la Procura sbarcò nei prestigiosi uffici luganesi di un 43enne di Morcote (nel titolo XY, ndr). L’uomo finì in manette per le malversazioni ai danni di vari clienti. Un buco che – secondo le ultime stime – si aggirerebbe attorno ai 50 milioni di franchi.
Nei giorni successivi all’arresto, ad almeno due riprese (sostiene la Procura) il faccendiere consegnò al suo legale di allora (nel titolo l’Avvocato Tal dei Tali, ndr) dei fogli manoscritti in busta chiusa, da portare al di fuori del penitenziario. I “pizzini”, come furono poi chiamati dalla stampa. Si trattava di istruzioni dirette ai dipendenti dell’imputato, con cui si chiedeva di trasferire un importo di 6,6 milioni di euro. Il tutto attraverso quattro operazioni. Operazioni che però non vennero effettuate in maniera totalmente corretta. Fu ordinato infatti lo spostamento di una somma superiore a quella disponibile. Cosa che mandò in rosso il saldo del conto di partenza. La banca ovviamente ravvisò il problema, e l’intera vicenda venne infine a galla. La procuratrice Fiorenza Bergomi non ha dubbi: il consulente finanziario voleva sottrarre i soldi ai sequestri disposti dalla Magistratura. Da qui, di riflesso, il rinvio a giudizio del suo ex-legale, che Bergomi ha appena firmato. Alle Assise Correzionali l’avvocato dovrà rispondere di favoreggiamento e riciclaggio. Accuse da sempre respinte. Lo ha ribadito, ancora oggi, il suo difensore: “Il nostro assistito – ha spiegato Maria Galliani – contesta le imputazioni, e lo farà valere in sede dibattimentale.” Alla Corte il compito di decidere”.
Aggiungiamo la nota letta dalla redazione del Quotidiano al termine del servizio:
“Avremmo voluto fornirvi, come riteniamo giusto e come abbiamo sempre fatto in casi analoghi, nome e cognome dell'avvocato in questione. Nel tardo pomeriggio però, accogliendo un'istanza del legale, la pretura di Lugano ce l'ha vietato, in via supercautelare. La RSI farà valere le sue ragioni nelle sedi opportune affinché venga garantita un'informazione completa e coerente con la propria linea editoriale”.