di Andrea Leoni
BELLINZONA - È un dialogo piuttosto ruvido, benché menato a tastiera, dunque neppure verbale. E non posso svelare l'identità del mio interlocutore, perché lui ha declinato la possibilità di spiegare pubblicamente le sue ragioni. Ci limitiamo quindi a dire che lui è "uno degli organizzatori" del party (così si presenta), in agenda per il prossimo Rabadan, ispirato a Narcos e a Pablo Escobar. E per la precisione, me lo ha specificato subito con correttezza, non è il gerente del Caffè degli artisti di Bellinzona dove si terrà la festa. L'esercizio pubblico, insomma, con tutto ciò che andrete a leggere non centra assolutamente nulla. E nulla al bar e a chi ci lavora può essere imputato in alcun modo quel che segue.