Il rapper napoletano rivela la travaglia esperienza da tossicodipendente: "Sapete come funziona, sei un artista, prima te la offrono, poi te la compri e ad un certo punto non sei più tu. Io ero la Iena White ma non ero più Clemente"
“È la prima volta che lo dico in pubblico, se non lo dico qui con voi ragazzi, dove?”, esordito il rapper napoletano prima di scendere nei dettagli. “C’è stato un momento - ha raccontato - in cui sono stato sopraffatto da quella merda che è la cocaina. Sapete come funziona, sei un artista, prima te la offrono, poi te la compri e ad un certo punto non sei più tu. Io ero la Iena White ma non ero più Clemente”.
Una racconto più volte segnato dalla commozione, quello di Clementino, in particolare quando ha rivelato i passaggi più duri della sua travagliata esperienza. Come quando non è arrivato alla presentazione del suo disco, Vulcano, perché “ero strafatto in casa da tre giorni”. Oppure quando si è soffermato con il rapporto con i famigliari. “Quando hai un genitore che ti piange in faccia capisci che devi smettere”.
“E così - ha concluso il rapper - mi sono ritrovato a pulire i cessi in comunità. Con i ragazzi mi dicevano sei un grande, sei passato da fare Sanremo a pulire i cessi in un attimo. Adesso faccio un disco in cui voglio parlare di questa verità”.