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11.05.2018 - 15:500
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Il Dipartimento sull'allarme strage alla Commercio: ecco come abbiamo agito per scongiurare la minaccia e come la Scuola sta gestendo la situazione

Durante la mattinata di oggi, il Consiglio di direzione – oltre a inviare una comunicazione scritta a tutto il personale docente e non docente, agli allievi e alle loro famiglie – ha incontrato separatamente il personale amministrativo, tutti i docenti presenti in sede e gli allievi della classe del ragazzo fermato. Gli altri allievi sono stati in seguito presi a carico dai rispettivi docenti

BELLINZONA - Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), ha aggiornato oggi l’opinione pubblica “in merito ai fatti relativi alla minaccia subita dalla Scuola cantonale di commercio, a causa dell’intenzione di un allievo di perpetrare nei prossimi giorni un’azione violenta nei confronti delle persone all’interno degli spazi scolastici”.

Nella giornata di mercoledì 9 maggio, si legge nella nota del DECS, “sono state raccolte alcune testimonianze che lasciavano trapelare un forte stato di disagio psichico dell’allievo. Da un’attenta analisi della situazione è emersa la necessità di effettuare alcuni approfondimenti, dapprima interni alla scuola e successivamente condotti con le autorità di polizia, che hanno comportato l’attivazione del Gruppo cantonale per la gestione delle persone pericolose.

Gli accertamenti ulteriori, immediatamente messi in atto, hanno portato al fermo dell’allievo nella giornata di giovedì. Le autorità giudiziarie e di polizia hanno confermato che a seguito del fermo del ragazzo non sussistono elementi tali da lasciar supporre che persista una situazione di pericolo per l’incolumità delle persone.

Durante la mattinata di oggi, il Consiglio di direzione – oltre a inviare una comunicazione scritta a tutto il personale docente e non docente, agli allievi e alle loro famiglie – ha incontrato separatamente il personale amministrativo, tutti i docenti presenti in sede e gli allievi della classe del ragazzo fermato. Gli altri allievi sono stati in seguito presi a carico dai rispettivi docenti.

La direzione della scuola è rimasta a disposizione durante l’intera giornata di tutti coloro i quali hanno sentito la necessità di un sostegno o di un contatto. A titolo di supporto della comunità scolastica, la Polizia cantonale sta garantendo nella giornata odierna una permanenza discreta all’interno degli spazi scolastici.

Considerata la gravità della minaccia e le ripercussioni emotive che essa ha provocato nelle persone che fanno capo all’istituto, è stato messo a disposizione un servizio di sostegno psicologico rivolto ad allievi, docenti e personale amministrativo.

Si rivolge un ringraziamento riconoscente a chi ha sentito la responsabilità e il dovere di informare prontamente la direzione sull’insorgere e il succedersi dei fatti descritti, in particolare allievi e docenti. Si ringraziano le autorità scolastiche e di polizia che si sono rese disponibili a far fronte alle costanti sollecitazioni in una circostanza delicata e con tempistiche forzatamente di emergenza.

Il buon funzionamento della rete di relazioni all’interno della comunità scolastica ha consentito di evitare conseguenze che potevano rivelarsi drammatiche. Si confida che nei prossimi giorni la stampa abbia la sensibilità di rispettare la sfera emotiva della comunità scolastica e si attenga ai comunicati del DECS, rispettivamente delle autorità inquirenti”.


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