LUGANO - Marcello Foa non ci sta. L'Espresso, in un articolo da noi ripreso ieri, lo definiva "in prima linea nella battaglia sovranista", vicino a Salvini e di fatto anello di collegamento fra il mondo Cinque Stelle e i media del gruppo del Corriere del Ticino.
Insinuazioni che non gli sono piaciute, a cui ha voluto replicare.
"La mia reazione all'articolo dell'Espresso è di ilarità.
La tesi dell'articolo è talmente infondata nelle argomentazioni e colma di fantasiose e diffamanti insinuazioni, da essere semplicemente ridicola.
Il collega che l'ha firmato, tale Vittorio Malagutti, ovviamente non mi ha interpellato, violando le più elementari norme del giornalismo d'inchiesta, e questo la dice lunga sulla serietà di una testata un tempo autorevole.
Tra l'altro al famoso pranzo con Steve Bannon a Lugano erano presenti Roberto Antonini della RSI e Danilo Taino del Corriere della Sera. Non c'è che dire, un tavolo di loschi congiurati".
Domani in edicola si potrà trovare l'inchiesta completa sul tema da parte de l'Espresso e si potrà vedere se vien detto altro su Foa.