BELLINZONA - “Addio mondo, addio amici, viva l’amore che non si arrende”. Potrebbe essere una frase vibrante per chiudere un concerto. Mauro Apori l’ha scritta ieri sera sui social prima che il sipario calasse sul palcoscenico della sua vita.
E la reazione dei suoi amici e dei suoi estimatori - pur nel dolore, nell’incredulità e nello smarrimento di una morte così lacerante - è stata la stessa di un pubblico che vuole omaggiare l’artista al termine dell’esibizione: amore, gratitudine, un lungo abbraccio e un appuntamento alla prossima volta. Chissà dove, chissà quando, chissà se mai...
Mauro Apori, Dj Ape, era una figura molto conosciuta nel Bellinzonese e non solo. Suonava al Woodstock Music Pub e prima in altri posti. La notizia della sua scomparsa si è diffusa come una canzone: è corsa veloce di bocca in bocca fino a diventare un canto.
Tra i molti che hanno voluto lasciare un pensiero sulla bacheca di Mauro c’è chi ha scritto “non so cosa abbia potuto spezzare un cuore così grande”.
È il mistero della vita capace di spezzare travi d’acciaio e di annodare fili d’aria. E poi è tutto un equilibrio sopra la follia, dove non sempre si ha la forza, o la voglia, di farsi accompagnare.
Il cuore spezzato è anche quello di chi resta. Sono in tanti sulla bacheca di Dj Ape. Tra questi anche quello del sindaco di Locarno Alain Scherer. Ma questi cuori guariranno, almeno in parte. E lo faranno anche grazie ai ricordi.
Ricordi come questo: “Sempre un sorriso pronto e una parola. Sempre una stretta di mano e sempre un abbraccio. Matto come un cavallo selvaggio e buono come il pane. Mancherai anche a me e sarai sempre un piacevole e divertente amico da ricordare!”.
E viva l’amore che non si arrende...