BERNA – "Centralizzare a Berna la lotta della Polizia federale al crimine organizzato di stampo mafioso ha fatto perdere il contatto con la realtà?". È quanto si domanda il Consigliere nazionale PPD Marco Romano, che nei giorni scorsi ha sottoposto questa e altre domande al Consiglio Federale attraverso un'interpellanza.
"Nell’ambito della riorganizzazione del 2016 della Polizia federale (Fedpol) – scrive Romano – la lotta al crimine organizzato è stata centralizzata a Berna. I responsabili di Fedpol dichiararono che per il Ticino sarebbe cambiato poco, che si sarebbe avuta una maggiore coerenza e gli uomini sul terreno sarebbero stati avvantaggiati".
E ancora: "Il rapporto d’attività Fedpol 2017 evidenzia che l’attenzione oggi è rivolta principalmente al terrorismo. Nel rapporto di 52 pag. si parla infatti molto di terrorismo e di argomenti correlati, mentre sul crimine organizzato si rileva solo un piccolo trafiletto di 25 righe, peraltro contestuale alle forme di riciclaggio di denaro. L’espressione ‘ndrangheta - legata al fenomeno più importante, invasivo e pericoloso delle mafie italiane - viene utilizzata una volta sola a fronte di decine di citazioni nei precedenti rapporti (24 volte nel rapporto 2014)".
Alla luce di questa situazione – ritiene il Consigliere nazionale – e del preoccupante fenomeno di diffusione del crimine organizzato italiano di stampo mafioso in Svizzera, è opportuno che il Consiglio federale chiarisca aspetti centrali per valutare il concreto operato di Fedpol in questo ambito molto rilevante per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza nazionale".
1) Dall’insediamento in Ticino dell’antenna di Fedpol quante inchieste per crimine organizzato di stampo mafioso sono state aperte e quante chiuse con una condanna cresciuta in giudicato giusta l’art. 260ter Codice penale (CP)?
2) Dopo la centralizzazione a Berna della lotta al fenomeno mafioso (2016) quante indagini sono state aperte dall’antenna Fedpol di Lugano e quante sono terminate con una condanna cresciuta in giudicato giusta l’art. 260ter CP?
3) Gli effettivi presenti e le attività pianificate da Fedpol in Ticino permettono di monitorare costantemente i fenomeni legati alle organizzazioni di stampo mafioso? Esiste una mappatura concreta e aggiornata del fenomeno?
4) A fronte delle domande 1 e 2 in quanti casi specifici è stata coinvolta la Polizia cantonale ticinese?
5) Globalmente come è valutata la collaborazione tra Fedpol e Polizia ticinese?
6) Dal 2016 quante inchieste sono state condotte in comune tra Fedpol e Polizia cantonale ticinese?
7) A margine dell’attività corrente di polizia, quali strumenti vengono adottati per arginare e combattere i pericoli derivanti dalle infiltrazioni mafiose nella ristorazione, nell'edilizia e nelle istituzioni?