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Cronaca
11.12.2018 - 14:050

Tragedia di Corinaldo, Marco Serventi: "Sbagliato addossare le colpe a Sfera Ebbasta. Gli artisti non sono responsabili dell'educazione dei giovani"

Il cantante della Karma Krew sull'accaduto in provincia di Ancona: "Per evitare certi incidenti basterebbe il buon senso. Se serve controllare persona per persona, allora ben venga"

LUGANO – La tragedia di Corinaldo e i relativi contorni ancora misteriosi non smette di fare discutere, in Italia ma non solo. Sono molti gli artisti ticinesi che si sono espressi pubblicamente in merito al dramma avvenuto nella notte tra sabato e domenica in un locale in provincia di Ancona, dove sei persone (cinque minorenni e una donna di 39 anni ndr) sono morte schiacciate da una calca infernale, provocata dall’utilizzo dello spray al peperoncino.

Da noi interpellato, il rapper ticinese Marco Serventi, membro della Karma Krew, ritiene che “le responsabilità non siano da addossare al trapper Sfera Ebbasta”, artista che doveva esibirsi al locale 'Lanterna Azzurra' la sera della tragedia.

“Credo – sostiene il cantante – che sia sbagliato dargli delle colpe per quanto successo. Non aveva nemmeno iniziato la sua esibizione al momento della tragedia. Dove stanno le responsabilità? Personalmente penso che si tratti di una combinazione sfortunata di fattori negativi: le balaustre che cedono, la scarsa sicurezza nel locale, il numero di spettatori che supera il massimo consentito e via dicendo”.

E ancora: “Spruzzare dello spray al peperoncino in posti affollati è pericolosissimo. E il dramma di Corinaldo ne è la tremenda prova. Starebbe al buon senso delle persone evitare certe cose, ma un po’ di controlli in più all’entrata dei locali non guasterebbe. Controllare le persone una per una la ritengo una misura forse esagerata, ma se serve per evitare stragi del genere, allora ben venga”.

Alla trasmissione radiofonica ‘I lunatici” di Radio 2, l’esorcista Don Antonio Mattatelli ha duramente criticato i testi del trapper Sfera Ebbasta dichiarando che “dietro i suoi messaggi c’è il demonio e sono l’anti-educazione”. Una dichiarazione che non trova l’appoggio del cantante ticinese. “È vero che i cantanti e gli artisti in generale hanno delle responsabilità per quello che pubblicano e trasmettono, soprattutto ai giovani. Ma non credo che si possano ritenere responsabili dell'educazione dei giovani. Quella la insegnano i genitori...”.

Per concludere, Serventi ci parla di come il mondo della musica è cambiato nel corso degli anni. “Rispetto a quando abbiamo iniziato noi con la Karma Krew, c’è stato un cambio generazionale. Ma è qualcosa che fa parte del nostro percorso, ovviamente. La musica si evolve ed è giusto così, sarebbe un peccato se non si evolvesse. Ora va di moda il fenomeno della trap: è un genere che affascina i giovanissimi e che, quindi, merita la giusta attenzione. Ad alcuni piace, ad altri meno. Ma è sempre stato così per tutti i generi musicali”.

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