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Cronaca
11.12.2018 - 10:500

Tragedia di Corinaldo, le riflessioni di Paolo Meneguzzi: "Siamo all'eccesso della stupidità. Tutti complici di un mondo che crea più mostri che uomini"

Il cantautore ticinese si sfoga: "Sbordiamo di stupidi. Per la necessità di far soldi diventiamo tutti stupidi. Viviamo in una società che se ne frega di creare valori per puro interesse commerciale"

LUGANO – Sei morti nella calca e un centinaio di feriti . È questo il drammatico bilancio della tragedia avvenuta in una discoteca in provincia di Ancona nella notte tra sabato e domenica poco prima dell'esibizione del trapper Sfera Ebbasta. 

A provocare il fuggi fuggi generale verso l'uscita è stato l'utilizzo di uno spray urticante, spruzzato da uno degli adolescenti presenti in discoteca. Le forze dell'ordine sembrano aver identificato il responsabile: sembrerebbe trattarsi di un minorenne, già interrogato dai Carabinieri e nella cui abitazione è stata trovata della droga.

Una tragedia, quella di Corinaldo, che ha suscitato opinioni contrastanti nel mondo della musica e non solo. C'è chi colpevolizza gli artisti per testi insani e chi, più in generale, invece addossa le colpe ai gestori delle discoteche, spesso incuranti della sicurezza all'interno dei locali.  

In un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, il cantante ticinese Paolo Meneguzzi ha parlato della tragedia di Corinaldo per poi allargare il discorso su "una società che se ne frega di creare valori per il puro interesse commerciale e personale".

"Gli stupidi – scrive Meneguzzi – esistono, sono sempre esistiti ma adesso siamo davvero all'eccesso della stupidità, sbordiamo di stupidi, pur di far soldi, per la necessità di far soldi diventiamo tutti stupidi. Stupidi che se ne fregano della sicurezza pur di far soldi, stupidi che per pura gelosia pensano di rovinare la festa a qualcuno perché quello fa i soldi. Stupidi che fanno testi senza avere un minimo di pudore per fare soldi e perché funzione, senza coscienza e responsabilità".

E ancora: "Stupidi che li trasmettono alla radio per far soldi. Stupidi che gli fanno le interviste e che gli recensiscono i dischi per far soldi e perché funziona. Stupidi che gli vengono e gli comprano i concerti per far soldi, stupidi che li producono per far soldi".

"E noi stupidi – continua il cantante – che li ascoltiamo spendendo soldi, perché ci divertono, canzonette anche carine, le balliamo nelle discoteche, le cantiamo ai karaoke, in macchina, sotto la doccia, insieme ai nostri figli. Forse i singoli meno volgari, ma senza nemmeno lo sforzo di andare oltre, con la superficialità di uno stupido paragonabile a quegli stupidi scritti sopra. Senza chiederci da dove vengono, chi siano e che messaggio stiano propagando".

"Siamo tutti stupidi di una società che se ne frega di creare valori per il puro interesse commerciale e personale, chi più chi meno nessuno escluso o pochi. Scagli la prima pietra chi questa estate non ci ha ballato, non si é divertito sopra tutto questo nuovo mondo musicale. Magari senza sapere cosa ci sta dietro, inconsapevolmente, ma é pure questa una colpa. Soldi soldi, soldi, nel peggior caso se non ci sono soldi almeno per il nostro divertimento. E chissenefrega del resto. Tanto ci stiamo divertendo, si vive una volta sola, vero?".

Paolo Meneguzzi riflette anche sulle vittime di "questo mondo malato che crea sempre più mostri che uomini. Le vittime sono solo i minori. Proprio perché sono minori e si chiamano minori dovrebbero avere un'educazione adeguata. Ma da chi? Da tutti noi, complici di questo mondo...".

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