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Cronaca
23.07.2021 - 11:470
Aggiornamento: 15:48

Lo dice anche la Confederazione: le PMI devono digitalizzare. E le app sono un ottimo strumento

Si tratta di uno strumento ancora più immediato dei social. Aiuta a fidelizzare i clienti, entrando in diretto contatto con loro, aggiornandoli sulle novità e permettendo di fare appuntamenti, grazie anche a notifiche gratuite

BELLINZONA - Le app hanno conosciuto un incremento pazzesco durante gli ultimi anni. La pandemia ha solamente accelerato un processo ormai inesorabilmente in atto, quello della digitalizzazione. Il poter lavorare ovunque ha fatto comprendere come sia necessario implementare sempre più tecnologie per permettere il lavoro agile: lo ha capito la Confederazione, che desidera puntare con forza sulla digitalizzazione.

È stata la stessa Confederazione infatti a esortare, in particolare le PMI, tramite il proprio portale dedicato (leggi) a contattare i clienti tramite il digitale (vedi punto 3 del testo). Le app sono un ottimo strumento, che porta numerosi vantaggi a diversi tipi di categorie di piccole e medie imprese, a partire da un negozio sino a un ristorante o a un parrucchiere ed anche a associazioni sportive, artigiani e professionisti.

Non solamente siti Internet e i social ma anche app: col passare del tempo ci siamo abituati ad avere tutto così a portata di mano da volere che l’informazione venga da noi anziché andare a cercarla, anche se col cercarla significa scrollare il feed  di Instagram. Sono dunque esplose le app. Nel 2021 si osserva un aumento del 385% del fatturato scaturito dal mondo delle app rispetto al 2016. In particolare, tra le prime cinque categorie di app, quella che ha visto la crescita maggiore è quella dello shopping con un enorme aumento del 40% dei download di
app di anno in anno. Addirittura, ogni anno aumenta del 76% l’incremento delle app utilizzate e
scaricate da ogni persona, il tempo trascorso sulle app cresce del 90% annualmente.

Un fenomeno che si può ignorare? I numeri dicono proprio di no. Se si desidera essere al passo coi tempi, le app sono un ottimo strumento. Ancora più immediato dei social.

Le app sono una modalità adatta a qualsiasi tipo di attività, con una moltitudine di opzioni. Con una notifica si può avvisare il proprio pubblico delle novità, far scaricare dei gratta e vinci o altri
incentivi atti a far tornare le persone presso le proprie attività.

Se i social servono a farsi conoscere e ad acquisire nuovi clienti, le app hanno la funzione di
fidelizzarli. Trovare nuove persone disposte a spendere in un’attività è complesso, ma se essi poi diventano degli aficionados, magari consigliandola a conoscenti, il pubblico e il businnes si
espandono. Non basta più solo presentare i propri servizi, è necessario nel 2021 anche creare dei contenuti appositi per chi ha già dato fiducia, per fare in modo che torni in quel negozio, in quel ristorante, da quel parrucchiere. E le app sono lo strumento migliore.

Basta invitare il cliente a scaricare la propria applicazione, facilmente dai digital store, sul cellulare. Non servono dati, non bisogna dare il numero di telefono: in un’epoca in cui la privacy è importante, un elemento da non sottovalutare. Eppure crea un metodo di comunicazione diretto e rapido. Guardiamo il cellulare in media 250 volte al giorno. L’app dovrà far trovare delle notifiche gratuite su push atte a fornire le ultime novità, a portare consigli utili, a render nota una promozione. Se un’attività applica uno sconto o ha un nuovo prodotto, come fa a comunicarlo a tutti coloro che hanno già acquistato lì? Potrebbe farlo attraverso i social, certo. Ma se invia una notifica gratuita sull’app, raggiungerà con un clic tutti coloro che si sono già fidati, si sono trovati bene e hanno deciso di continuare un rapporto da cliente scaricando l’app.

In questo modo, avranno le novità direttamente in tasca. Si sentiranno privilegiati. Se l’attività fornirà loro informazioni utili, capiranno di essere importanti, di essere qualcosa in più di un cliente: una persona fidelizzata, cui si desidera rimanere a fianco in modo discreto e continuativo.

Molte aziende credono che creare un’app abbia costi proibitivi e non si approcciano nemmeno a questo mondo. In realtà, il prezzo è accessibile e modulabile secondo le proprie esigenze. Si tratta di un investimento mirato a fidelizzare il proprio pubblico che al giorno d’oggi vale sicuramente la pena fare. Il marketing si concentra infatti praticamente sempre nell’acquisizione di nuovi clienti ma ignora che quelli che ci sono già sono una risorsa preziosa. Essi potranno ritornare e acquistare ancora. Quando avranno bisogno, sapranno dove andare. E se un amico o un conoscente vorrà un consiglio, saranno i migliori promoter, attraverso il passa parola.

Un negozio in un’app può caricare tutti i suoi prodotti, in modo che i clienti acquistino da lì. Un
ristorante o un take away hanno la possibilità di ricevere direttamente gli ordini, smarcandosi da piattaforme di Delivery molto costose e che “si appropriano” dei Clienti. Il vantaggio? Niente
commissioni e la certezza che la persona scelga sempre i propri prodotti nell’attività di suo
gradimento. Infatti, se utilizza le piattaforme citate, potrebbe scegliere la prima pizza che gli viene offerta anche se di altra pizzeria, magari per 1 franco in meno. Se invece parte dall’app di un ristorante, di una pizzeria o di un take away dove si è trovata bene, andrà dritta sulla sua pizza, con pochi click. Un utile strumento per un settore particolarmente in crisi non solo a causa del Covid.

Un parrucchiere, un’estetista o chi lavora ad appuntamenti potrà permettere ai clienti di prenotare il proprio posto con pochissime mosse, senza usare il telefono (una questione di privacy a cui molti sono sempre più sensibili).

Un’app potrebbe essere molto utile anche per associazioni sportive con almeno 100 iscritti. C’è
infatti la possibilità di usarla per ogni sorta di comunicazione, dai calendari alla condivisione di
foto. Un altro fattore fondamentale è che le applicazioni non sono ospitate da una piattaforma, come avviene per i social. Se un domani Instagram o Facebook chiudessero, il rischio sarebbe quello di perdere tutti i propri contenuti e i contatti. Con un prodotto proprio, presente sui cellulari dei clienti, ciò non potrebbe assolutamente succedere.

E-commerce, servizio prenotazioni, comunicazioni: sono solo alcune delle possibilità di utilizzo
delle app per le piccole imprese. Esse dovranno essere brave a fornire dei servizi utili per i clienti che vogliono fidelizzare, come informazioni sul proprio campo di operatività, ad esempio. Una farmacia, durante il periodo estivo, può spiegare come curare la propria pelle. Si tratta di operazioni che non hanno un vantaggio commerciale immediato (anche se qualcuno potrebbe acquistare proprio quella crema) ma fanno sentire coccolati e importanti i clienti, fenomeni basilari per andare verso una fidelizzazione.

Inoltre le app possono contenere buoni sconto, giochi interattivi come gratta e vinci, banner
pubblicitari che permettono un interscambio e una rete tra piccoli imprenditori, dando forza al
mercato locale. 

Le app, affiancate a social e siti Internet, sono uno strumento di promozione da tener presente, per tutti.

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