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Cronaca
07.12.2021 - 18:040

Rissa di Locarno, "calci e bottiglie in testa". Indaga la polizia

Parla il padre del 18enne massacrato di botte: "Qualcuno filmava. L'obiettivo era probabilmente postare il filmato sui social"

LOCARNO – “Ho ricevuto una chiamata attorno alle 23:00. ‘Papi’ vieni a prendermi, mi hanno pestato di brutto’”. Da una parte del telefono c’è Paolo, dall’altra E., neo-diciottenne e protagonista – suo malgrado – di un’aggressione a Locarno durante il weekend. Il padre, Paolo, spiega ai giornalisti come sono andate le cose.

“Sono corso in stazione a Muralto. Mio figlio aveva il volto pieno di lividi e la faccia gonfia”. L’uomo racconta di “calci e bottiglie in testa. In dieci, incappucciati, contro uno”. Gli aggressori pare siano noti alle forze dell’ordine, ma non solo. Le loro ‘prodezze’ le pubblicano sui social. Come se massacrare di botte qualcuno fosse un vanto, un trofeo da esibire. "Qualcuno – racconta il padre – filmava con il cellulare. Probabilmente, l'obiettivo era postare il filmato sui social". 

Fortunatamente, il giovane se l’è cavata ‘solo’ con qualche ammaccatura. “È tornato a scuola per non pensare troppo all’accaduto. È scioccato”. Sulla vicenda indaga la polizia, anche se la denuncia formale verrà depositata soltanto nei prossimi giorni. Contattata da La Regione, la polizia comunica che “sono in corso accertamenti”, ma al momento “non ci sono fermi”.  

 

 

 

 

 

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