Dall'Italia spunta la raccolta firme per rimettere in servizio la Ferrovia Valmorea che collega Castellanza con il Ticino
STABIO – In Italia è stata lanciata la raccolta firme per tornare a utilizzare la ‘ferrovia del malocchio’, quella che da Castellanza portava al Ticino. 1’600 firme sono state già raccolte in poche ore e le motivazioni le ha fornite al Corriere della Sera Nicola Ferrari, a capo dell’Associazione Amici della Valmorea. “In tanti rievocano il treno in valle come in origine, utile a tanti paesi. Poi c’è l’aspetto dei frontalieri. La Svizzera sta meditando di tassare le auto dei lavoratori italiani. Ecco che un treno trans-nazionale verrebbe comodo”.
La ferrovia fu costruita nel 1904. Ad oggi, ricoperta di vegetazione, è di proprietà di Ferrovie Nord e Regione Lombardia e risulta non soppressa ma ‘sospesa’. L’ultimo utilizzo risale ai primi anni del Duemila a scopi turistici. I promotori pensano anche alla creazione di una pista ciclabile in parallelo.
A spingere verso la riapertura della linea Valmorea c’è anche la Camera di commercio di Varese. Le parti in causa sono al lavoro per presentare un progetto realizzabile e attuabile senza grossi problemi. “Presenteremo un video in aprile, poi…”. Poi, la palla passerà a Palazzo Lombardia che dovrà esprimersi sulla riapertura.