CRONACA
Il j'accuse dell'oligarca Oleg Tinkov contro la guerra
"I generali russi, svegliandosi con i postumi di una sbornia, si sono resi conto che avevano un esercito di m…*

FORTE DEI MARMI - Da giovane, Oleg Tinkov era un venditore di birra e di gnocchi, e ora incarna una delle più clamorose storie di successo dell’intera Russia. Ha fondato la banca digitale Tinkoff, che grazie alla quotazione alla Borsa di Londra lo ha reso per qualche anno uno dei dieci uomini più ricchi del suo Paese. Per questo il post che ha pubblicato ieri su Instagram sta facendo discutere: “Non vedo nessun beneficiario di questa folle guerra dove muoiono innocenti e soldati – ha scritto -. I generali russi, svegliandosi con i postumi di una sbornia, si sono resi conto che avevano un esercito di m… E come può essere buono l’esercito, se tutto il resto è una m… impantanato com’è nel servilismo e nel nepotismo?”.

 

Quella si Tinkov è la presa di posizione più dura da parte di un oligarca contro la cosiddetta “operazione militare speciale in Ucraina”. Lui sostiene di non essere un oligarca, ma che sia un oligarca o un semplice magnate, poco conta: la sanzioni occidentali lo stanno mettendo in grande difficoltà. Il valore delle sue azioni è sceso del 90 per cento, e il declino del rublo lo ha fatto uscire dal club dei miliardari. Dal 24 febbraio, giorno di inizio del conflitto, è stato sempre citato come la principale vittima delle sanzioni.

 

“I funzionari del Cremlino – ha scritto ancora - sono scioccati dal fatto che non solo loro, ma nemmeno i loro figli, potranno andare nel Mediterraneo in estate. Gli uomini d'affari stanno cercando di salvare ciò che resta delle proprietà. Certo, ci sono idioti che disegnano "Z", ma gli idioti in qualsiasi Paese sono il dieci per cento. Il 90% dei russi invece è contro questa guerra”.

 

A corredo di questa invettiva su Instagram, Oleg Tinkov ha pubblicato una sua foto che lo ritrae con i capelli lunghi e gli occhiali da sole, sullo sfondo di un paesaggio di mare che potrebbe essere quello di Forte dei Marmi, dove il trascorre ormai gran parte della sua vita. Nel post c’è anche una “chiusa” in inglese: “Caro Occidente, per favore, date al signor Putin una chiara via d'uscita per salvare la faccia e fermare questo massacro. Per favore, siate più razionali e umanitari”.

 

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