CRONACA
Microplastiche in Ticino: Ceresio tra i più contaminati
Lo studio promosso dal DT conferma un grado di contaminazione superiore ad altri laghi svizzeri

BELLINZONA – Il Dipartimento del territorio (DT) ha pubblicato due rapporti inerenti alle attività di ricerca e monitoraggio delle materie plastiche e microplastiche in diversi comparti ambientali. I due specifici rapporti concernenti la loro presenza nelle acque lacustri e nel suolo sono consultabili alla pagina www.ti.ch/microplastiche.

L’attività di monitoraggio e quantificazione delle microplastiche (MP, dimensioni inferiori a 5 mm) sullo specchio d’acqua del Lago di Lugano, promossa per la prima volta dal DT nel 2018, è proseguita nel corso del 2020 con il lavoro condotto dall’Istituto scienze della terra (IST) della SUPSI. I risultati dello studio confermano la presenza ubiquitaria delle MP nell’ambiente pelagico del lago, con concentrazioni medie analoghe a quanto rilevato nel 2018 che confermano un grado di contaminazione del Lago di Lugano mediamente superiore ad altri laghi svizzeri.

Un secondo studio, coordinato dalla Sezione della protezione dell’aria dell’acqua e del suolo (SPAAS) del DT con misurazioni eseguite nel 2021 dall’Istituto Microbiologia della SUPSI, ha determinato per la prima volta in Svizzera la presenza di plastiche e microplastiche in diverse tipologie di suoli (parchi urbani, campicoltura e orticoltura). Le analisi hanno evidenziato la presenza di MP in tutti i campioni, con concentrazioni variabili tra le 20 e le 70 MP/kg nell’intervallo dimensionale tra 1 e 5 mm, in linea con quanto riportato in studi precedenti condotti in altre nazioni. 

Nonostante le difficoltà dettate dalla mancanza di metodiche standardizzate riconosciute e dati fortemente dipendenti dalle scelte temporali e spaziali del campionamento, i risultati sono utili nel contesto degli sforzi in atto a vari livelli per stabilire la diffusione ambientale e la pericolosità delle MP. Nel 2023, è prevista la redazione di un rapporto complessivo che possa riassumere le conoscenze acquisite per il nostro Cantone, includendo anche i risultati ottenuti sino ad ora con le attività svolte della Commissione internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere (CIPAIS).

Parallelamente sono in fase di approfondimento e sviluppo, sia a livello federale sia cantonale, le opzioni più adeguate per la prevenzione, la valorizzazione e lo smaltimento delle materie plastiche. Ad esempio, in questo ambito, la recente modifica del Regolamento di applicazione dell’ordinanza sulla prevenzione e lo smaltimento dei rifiuti sfavorisce di fatto l’utilizzo di stoviglie monouso nell’ambito di manifestazioni ed eventi pubblici.

Si ricorda infine come, per ridurre l'impatto ambientale dovuto alla plastica, occorra principalmente prestare attenzione al principio della prevenzione, minimizzando la quantità dei rifiuti prodotti. Secondo l’Ufficio federale dell’ambiente, sarà necessario combinare misure di sensibilizzazione a tale principio con lo sviluppo di nuove tecnologie e l’ottimizzazione dei processi, fino a considerare divieti generalizzati per alcuni ambiti d’uso dei materiali in plastica.

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