CRONACA
Lugano, torna a rivivere l'Asilo Ciani. Il sindaco Foletti: "Luogo di ricordi e di affetti"
La struttura venne stata edificata alla fine dell’Ottocento per ospitare il primo asilo infantile del Cantone

LUGANO - La Città di Lugano ha inaugurato oggi l’Asilo Ciani che, dopo i lavori di restauro, riapre ufficialmente le porte nella sua veste rinnovata. All’evento sono intervenuti il sindaco Michele Foletti, la capodicastero immobili Cristina Zanini Barzaghi, il capodicastero cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco e il progettista architetto Walter Giovanzana.

- L’Asilo Ciani è un edificio storico di pregio che ha caratterizzato profondamente la vita sociale e culturale della Città di Lugano - si legge in una nota stampa -. La struttura è stata edificata alla fine dell’Ottocento per dare una nuova sede al primo asilo infantile del Cantone Ticino (fondato nel 1844 da Filippo Ciani e ubicato in Contrada Cioccaro), e soddisfare così l’esigenza di accogliere i piccoli allievi in spazi più accoglienti e salubri. L’edificio ha ospitato l’asilo fino al 2002 e oggi è una location molto apprezzata per lo svolgimento di diverse tipologie di eventi. I lavori di restauro seguiti dalla Divisione gestione e manutenzione immobili della Città hanno permesso di valorizzare la struttura, tutelata a livello cantonale, e offrire spazi moderni e funzionali per eventi e manifestazioni.

“L’Asilo Ciani è luogo dei ricordi e degli affetti - ha sottolineato il sindaco Michele Foletti - qui, a partire dal 1892, tantissimi bambini hanno potuto ricevere cure e attenzioni, vivendo le prime esperienze di gioco, comunicazione e apprendimento. Era la scuola dell’infanzia, l’asilo per antonomasia. E quando ha cessato di esserlo, ha comunque conservato la sua funzione al servizio della comunità. Con il progetto di restauro abbiamo trovato il giusto equilibrio tra il rispetto della sostanza storica, le necessità conservative e l’esigenza di dotare l’Asilo Ciani di spazi moderni e funzionali allo svolgimento di diverse tipologie di eventi. Non è cancellando il passato che segniamo il progresso, ma è tutelando e integrando il nostro patrimonio storico-architettonico con le nuove esigenze e forme urbane che possiamo dar vita a un’architettura dell’attenzione”.

La municipale e capo Dicastero immobili Cristina Zanini Barzaghi ha ricordato la storia del progetto, che ha avuto un iter piuttosto lungo a causa di ricorsi e adattamenti in corso d’opera, con la scelta finale a favore di un intervento conservativo. Una scelta che secondo la Municipale si è rivelata azzeccata: ‘‘Il piccolo lucernario, posato nel 1907 per coprire il cortile dell'asilo, è una rara testimonianza di costruzione in ferro, addirittura più vecchia di qualche anno rispetto alla funicolare degli Angioli del 1911. La sua precarietà strutturale era stata dimostrata con diverse analisi, ma si è compreso che era indispensabile fare uno sforzo creativo e trovare una soluzione per rinforzarlo e adattarlo alle esigenze odierne senza deturparlo. La struttura metallica è stata smontata, restaurata in officina e rinforzata puntualmente. Prima del rimontaggio è stata svolta una prova di carico, una rarità per un piccolo oggetto come questo. Il risultato è praticamente identico alla forma originaria. Ringrazio tutti i principali artefici di questo difficile recupero”.

L’Asilo Ciani è una location molto attrattiva per la Divisione eventi e congressi. “A Lugano la richiesta di strutture per eventi è sempre molto alta - ha precisato il vicesindaco e capo Dicastero cultura, sport Roberto Badaracco -. Grazie alla sua posizione centrale, adiacente al Palazzo dei Congressi e al comodo autosilo sotterraneo, l’Asilo Ciani completamente ristrutturato completa l’offerta con un'ampia scelta di spazi pregiati per eventi aziendali, conferenze, congressi, esposizioni, matrimoni e molto altro. Il successo della struttura è già assicurato: per quest’anno, ancora prima dell’inaugurazione, gli eventi già confermati sono oltre una sessantina e numerose istituzioni hanno già riservato date per il 2024 e il 2025. Il restauro di un bene culturale non consiste solo nel restituire alla comunità un edificio o un’opera d’arte rinnovata nel suo aspetto, ma anche l’occasione per riattivare la memoria collettiva della comunità, riscoprire la sua storia e raccontarla ai cittadini. L’Asolo è legato alla storia dei luganesi, alla loro infanzia e alla loro crescita, e da oggi ha una nuova funzione pubblica che consente di riviverlo sotto altra forma, celebrando altri momenti lieti”.

E, a questo proposito, la Divisione cultura ha allestito una mostra temporanea davanti alla struttura, che sarà visibile fino al 23 aprile. Il progettista Walter Giovanzana ha, da parte sua, presentato a grandi linee il progetto di restauro, ricordando come le prime proposte di ristrutturazione fossero iniziate nel 20019-2010, mentre la fase esecutiva nel 2018-2019. “I lavori debuttarono con un restauro conservativo di manutenzione straordinaria dell’involucro della costruzione, l’Asilo era infatti uno stato di grave degrado e, nel frattempo, era stato inserito nell’elenco cantonale dei beni culturali”. In generale, l’intervento ha tenuto conto di diverse esigenze, da quelle di sostenibilità a quelle ecologiche, da quelle di risparmio energetico all’illuminotecnica -.

Giornata di porte aperte all’Asilo Ciani

Sabato 18 marzo, dalle ore 11.00 alle ore 17.00, si terrà una giornata di porte aperte organizzata per visitare i nuovi spazi ristrutturati dell’Asilo Ciani e ammirare l’antico lucernario dopo il restauro. Il Municipio invita cordialmente tutta la popolazione a partecipare. Alle 11.00 è prevista una presentazione sulla storia della struttura e il progetto di restauro curata dall’arch. Maria Mazza.

 

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