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30.03.2023 - 13:010

Nestlé, chiude i battenti la fabbrica di pizze avvelenate

Lo stabilimento francese di Caudry era stato sospeso l’anno scorso in seguito a diversi casi di avvelenamento, di cui alcuni con esito mortale, causati dal batterio Escherichia coli

FRANCIA - Nestlé ha annunciato oggi la chiusura definitiva della fabbrica di pizze surgelate Buitoni situata a Caudry, in Francia, la cui attività era stata sospesa l'anno scorso per presunti casi di avvelenamento – alcuni con esito mortale – causati dal batterio Escherichia coli.

Stando a quanto riferisce l'agenzia Afp, la società si impegna a non licenziare i 140 dipendenti sino alla fine di dicembre, ha indicato la filiale francese della multinazionale. Al contempo, è stato avviato il processo per trovare una soluzione di acquisizione solida e duratura per lo stabilimento, e per offrire ai lavoratori un'opportunità di ricollocazione interna al gruppo.

La fabbrica di Caudry (nella regione Hauts-de-France, ai confini col Belgio) attiva dal 1982, era entrata nell'occhio del ciclone per aver prodotto pizze della gamma Fraîch'Up che potrebbero aver causato nel marzo 2022 la morte di due bambini e l'avvelenamento di decine di altri. Un'inchiesta giudiziaria è tuttora in corso per omicidio colposo e lesioni colpose.

Le macchine si erano in un primo tempo fermate il 18 marzo dell’anno scorso. In dicembre una delle due linee di produzione aveva poi ripreso a funzionare, ma nel marzo scorso l'attività era stata nuovamente interrotta, dopo che Nestlé aveva registrato un crollo delle vendite del 20% delle pizze surgelate in Francia.

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