CRONACA
Scuola ticinese, un anno di transizione: il bilancio del DECS
Tempo di bilancio e prospettive future per il sistema scolastico ticinese, pronto a raccogliere nuove sfide
TIPRESS

BELLINZONA – La fine dell’anno scolastico è occasione di bilanci, per tutti gli allievi ma anche per l’intero settore. L’inizio dell’estate coincide anche con la necessità di riflettere su quanto ancora ci sarà da fare a breve e medio termine. A maggior ragione quest’anno che coincide con l’inizio di una nuova legislatura istituzionale e il cambio di guardia alla direzione del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport. L’anno scolastico 2022/2023 ha in ogni caso segnato un punto: il superamento dei corsi A e B alle scuole medie, così come voluto dal Gran Consiglio. Nelle prossime settimane si concluderanno i preparativi per iniziare la sperimentazione accolta dal parlamento cantonale.

Una nuova legislatura che, al DECS, apre anche una nuova stagione tesa all’ascolto di tutti gli attori scolastici che direttamente o indirettamente orbitano attorno al mondo scolastico. Un ampio confronto che verrà sviluppato anche grazie ai supporti digitali. Una nuova fase che continuerà a riconoscere e difendere due capisaldi della scuola ticinese: l’inclusione e il diritto allo studio. Temi, quest’ultimi che, proprio perché essenziali alla crescita e alla democrazia del Cantone, devono essere riconosciuti come patrimonio dell’intera collettività.

La sperimentazione del superamento corsi A e B

Prosegue intanto l’allestimento della sperimentazione del superamento dei corsi A e B nella scuola media che interesserà 6 istituti: Ambrì, Acquarossa, Bellinzona 2, Massagno, Caslano e Chiasso. Grazie alla collaborazione con il Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI e con gli esperti dell’insegnamento nelle due materie, è stato creato il dispositivo di accompagnamento e formazione a supporto dei docenti e delle direzioni degli istituti che parteciperanno alla sperimentazione. Le sedi formeranno delle comunità di apprendimento professionale seguite da uno o più esperti nelle due materie (matematica e tedesco) e da un formatore del DFA che svolgeranno un coordinamento didattico-pedagogico sui tre assi della sperimentazione: classi eterogenee, valutazione unica, codocenza. Una prima giornata di formazione si è svolta il 20 giugno 2023. In accordo alla volontà del Parlamento di affidare a un ente esterno la valutazione della sperimentazione, ci si è rivolti all’Alta scuola pedagogica di Coira. L’istituto grigionese si è mostrato interessato e disponibile ad assumere l’incarico e ha presentato al Dipartimento un concetto di valutazione attualmente in esame. Parallelamente è stata definita la composizione del gruppo di accompagnamento alla sperimentazione (sempre in accordo alla richiesta del Parlamento) nel quale saranno rappresentati i diversi portatori di interesse interni ed esterni al Dipartimento; tra questi le associazioni magistrali, i sindacati dei docenti e degli studenti e i rappresentanti dei genitori.

Sul piano dei contenuti la sperimentazione si articola su tre assi: codocenza, didattica laboratoriale, valutazione in contesti differenziati ed inclusivi. La codocenza (o co-insegnamento) è una pratica didattica in cui due (o anche più) docenti lavorano insieme per pianificare, gestire e valutare l'insegnamento in modo collaborativo. In una classe in cui si pratica la codocenza, i docenti condividono la responsabilità di gestire l'apprendimento degli allievi, lavorando insieme per fornire una varietà di esperienze di apprendimento che soddisfino le esigenze di tutti gli studenti e le studentesse. La didattica laboratoriale permette di creare un ambiente in cui gli studenti possono sperimentare, esplorare, scoprire e apprendere in modo attivo e pratico. In un laboratorio didattico gli studenti hanno l’opportunità di applicare le conoscenze e le competenze apprese in classe attraverso l’uso di strumenti, tecnologie, attrezzature e materiali specifici I laboratori didattici offrono agli studenti una varietà di opportunità per apprendere in modo attivo e coinvolgente, promuovendone interesse e motivazione.

La valutazione in contesti differenziati e inclusivi richiede un approccio attento e sensibile alle esigenze degli studenti. Adottare un approccio equo e inclusivo alla valutazione può contribuire a promuovere l'apprendimento e il successo scolastico, ma anche aiutare i docenti a gestire la progettazione didattica in modo più consapevole ed efficiente.  

L’apprendimento bilingue

Per la prima volta nelle scuole medie superiori è stata offerta ad allieve e allievi la possibilità di seguire una formazione bilingue italiano-tedesco nella forma dell’immersione totale, vale a dire con la frequenza di un anno scolastico intero presso una scuola di una regione linguistica germanofona. Sei allieve provenienti dai licei di Lugano 1, Lugano 2, Bellinzona e Mendrisio hanno frequentato la III classe in un liceo del Canton Berna. L’anno prossimo frequenteranno la quarta nel loro liceo d’origine ma continueranno a seguire una disciplina in tedesco, nella fattispecie la filosofia. Il progetto riscuote un notevole interesse tant’è che sono già state raccolte diverse adesioni per il prossimo anno scolastico.  

Tavolo di dialogo sulle neurodiversità

Nel corso dell’anno scolastico 2022/2023 si è prestata particolare attenzione agli approcci e agli interventi scolastici con allieve e allievi con neurodiversità. Nello specifico ci si riferisce ad allieve e allievi che presentano diagnosi di disturbi specifici dell’apprendimento (dislessia, disortografia, discalculia e disgrafia), di disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) e di alto potenziale cognitivo (APC). A ottobre hanno preso avvio le attività del Tavolo di dialogo ADHD/APC, costituito a seguito della mozione del 9 novembre 2020 presentata da Giorgio Fonio e Fiorenzo Dadò, che chiedeva la creazione di un gruppo di lavoro istituzionale riguardo ai disturbi dell’attenzione (ADHD). Questo Tavolo è stato ampliato anche alle situazioni di allievi con alto potenziale cognitivo (APC). Gli incontri del Tavolo, in cui sono presenti rappresentanti delle istituzioni scolastiche, dei docenti, del mondo medico specialistico e delle associazioni ADAT e Filo di seta, hanno l’obiettivo di creare un terreno comune sul quale confrontarsi con lo scopo di condividere aspettative, esigenze, criticità e opportunità. Durante i primi incontri del Tavolo sono emersi in maniera chiara i temi da considerare nella definizione di risposte concrete. La discussione su queste proposte sarà all’ordine del giorno dei prossimi incontri allo scopo di allestire uno strumento che dia delle indicazioni operative entro la fine del prossimo anno scolastico.  

L’orientamento scolastico e professionale

Finora sono state svolte ben 5’500 consulenze in orientamento a beneficio degli allievi delle terze e quarte medie. Le consulenze continueranno anche dopo la conclusione dell’anno scolastico, così da accompagnare tutti i giovani verso la realizzazione di un progetto formativo. Il numero totale di consulenze è quindi destinato ad aumentare e si ipotizza un incremento rispetto allo scorso anno. L’indagine delle scelte condotta presso le scuole medie a maggio, mostra le seguenti preferenze: il 30% opta per un apprendistato, il 20% preferisce un apprendistato tramite una scuola professionale a tempo pieno, il 2% sceglie una formazione in una scuola specializzata, il 45% intende proseguire la formazione in una scuola media superiore, mentre il 3% ha in mente altre soluzioni come il pretirocinio, il 10° anno, o la ripetizione. I dati definitivi saranno presentati a novembre, al termine della campagna di collocamento. Oltre alla giornata per tutti gli allievi delle terze medie, chiamata “Una finestra sul mondo delle professioni”, sono stati registrati ulteriori 2’681 stage. Questi numeri sono stati resi possibili grazie all'impegno dei giovani e delle famiglie, delle aziende che li hanno accolti, nonché al contributo degli/delle orientatori/trici, dei docenti e di altre figure di supporto. Gli stage rappresentano una parte importante del percorso che porta a compiere una scelta consapevole, pertanto questo dato va interpretato in modo positivo. Come di consueto sono state svolte in tutte le sedi di scuola media serate informative per i genitori e incontri in classe con gli allievi di terza e questa media. Durante questi momenti privilegiati, condotti dagli orientatori e delle orientatici, sono state presentate le numerose opportunità formative disponibili dopo la scuola media e gli sviluppi che queste offrono. Ci si è inoltre soffermati sulla permeabilità del sistema formativo svizzero, sul percorso che porta ad una scelta consapevole e sul lavoro di accompagnamento svolto nelle scuole medie.  

Le scuole professionali 

La formazione professionale rimane la scelta privilegiata dei giovani anche per l’anno scolastico 2022/2023, con circa due terzi degli allievi del post obbligatorio inseriti in un percorso professionale. I centri professionali della Divisione della formazione professionale hanno accolto 10'246 studenti e studentesse, di cui 6'651 in un percorso duale scuola-azienda e 3'595 in una scuola professionale a tempo pieno. A questi vanno aggiunti 1'092 allievi della Scuola cantonale di commercio, che prevede il rilascio, oltre che della maturità commerciale cantonale, anche dell’attestato federale di capacità. Degli allievi e delle allieve inseriti in un percorso professionale di base, circa il 30% frequentano i corsi che portano al rilascio della maturità professionale. Per quanto riguarda la formazione di grado terziario, sono 1'288 gli allievi e le allieve inseriti in uno dei 25 percorsi offerti dalle scuole specializzate superiori (SSS). Per quanto riguarda le soluzioni transitorie destinate ai ragazzi e delle ragazze che terminate le scuole dell’obbligo non hanno ancora maturato una scelta formativa, l’Istituto della transizione e del sostegno (ITS) ha registrato un aumento sia nel pretirocinio di orientamento (189 iscritti rispetto ai 158 dell’anno precedente) che nel pretirocinio d’integrazione (171 iscritti rispetto ai 110 dell’anno precedente).
Tra le novità di quest’anno scolastico si evidenzia l’avvio del primo ciclo formativo del settore vendita con il nuovo piano di formazione (riforma della vendita). Sono inoltre proseguiti i lavori di implementazione per quanto riguarda la riforma del commercio che entrerà in vigore dall’anno scolastico 2023/2024, con la formazione del personale docente. Entrambe prevedono il passaggio all’insegnamento per competenze.

In collaborazione con l’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale, è stato avviato il progetto Millestrade una fiera delle professioni diffusa sul territorio che per tutto il 2023 permette ai giovani, genitori, adulti, docenti e aziende di esplorare il mondo della formazione professionale in Ticino e scoprirne le opportunità visitando le porte aperte dei centri di formazione aziendali e partecipando a eventi in presenza e online. Per la prima volta è stata inoltre richiesta la disponibilità alle aziende formatrici ad aderire all’elenco di aziende presso le quali i/le giovani, in particolare delle scuole medie, possono informarsi per organizzare degli stage d’orientamento. L’adesione delle aziende a questa iniziativa è stata alta e attualmente sul sito orientamento.ch sono pubblicati oltre 4'300 annunci.  

La campagna di collocamento in apprendistato

Nell’anno scolastico 2022/2023 2'516 giovani apprendisti/e hanno iniziato un tirocinio duale in azienda, in sostanziale stabilità con il 2021-2022 (-7) ma con un importante aumento rispetto al 2019 (+67) e al 2020 (+123).
I primi risultati della campagna di collocamento per il prossimo anno scolastico 2023/2024 confermano la tendenza positiva. A inizio giugno, sono già stati sottoscritti 838 nuovi contratti di apprendistato in azienda, ossia 126 in più (+18%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’avvio è sicuramente incoraggiante, ma la campagna entra solo ora nel vivo. Un nuovo aggiornamento della situazione dei posti di apprendistato, delle scelte dei giovani e delle giovani che si apprestano a concludere la quarta media e delle prospettive lavorative e formative degli apprendisti e delle apprendiste all’ultimo anno della formazione di base è previsto a inizio luglio 2023. Anche questa estate sarà attivato il sostegno a collocamento a tirocinio dei giovani minorenni residenti ancora alla ricerca di un posto di apprendistato. L’attività di sostegno dei giovani è svolta dal Gruppo operativo per il collocamento a tirocinio (GOCT), che lavora sotto la direzione della DFP e in collaborazione con l’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale (UOSP) e gli/le ispettori/trici di tirocinio.  

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