La Guardia di finanzia ha sequestrato al cartomante di Lodi oltre 600'000 euro. Ma com'è possibile che oggi la gente creda ancora a questi "paragnosti"?
LODI - La vicenda ricorda il famoso Mago di Segrate interpretato da Diego Abatantuono. Il Mago Candido, al secolo Renzo Martini, 72 anni, un cartomante di Lodi, è stato condannato nel 2021 a 4 anni e 4 mesi per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e in questi giorni la Guardia di finanza gli ha sequestrato un tesoro da oltre 664mila euro: nove immobili sparsi tra le province di Lodi, Alessandria e Rimini, due autovetture, due orologi di pregio, un monile d’oro, quote societarie, licenze commerciali, soldi dai conti correnti e una polizza assicurativa.
Il caso, riportano le cronache, era scoppiato nel maggio del 2020 quando il Mago Candido era stato arrestato a Castelgerundo, piccolo paese della Bassa Lodigiana. Uno degli occultisti più famosi in Italia era finito ai domiciliari per aver truffato più di 450 clienti, 88 dei quali nel corso degli anni gli avevano versato in complessivo oltre 1,2 milioni di euro. Nella rete della giustizia finirono anche la moglie e la figlia che, secondo la Procura di Lodi, aiutavano il sedicente mago durante le sue sedute attraverso l'emittente televisiva Canale Italia e nelle dirette Facebook. Tra le sue vittime, c'erano soprattutto anziani, che arrivavano a versare somme altissime (dai 100mila euro ai 350mila euro) per allontanare la negatività attraverso vari riti, come quello di Sant'Antonio, della Tanzania, ma anche quello dei morti e del Natale.
L’inchiesta ha accertato che in un'occasione il Mago Candido era riuscito a spillare a una vedova Rimini qualcosa come 356mila euro facendole credere che la sua vita era in pericolo e che a spargere negatività e sfortuna era l'ex genero. In un altro caso, il Mago Candido aveva convinto una famiglia di poter guarire una bambina affetta da dislessia con candele magiche ed elisir.
L’occultista convinceva i gonzi anche ad acquistare amuleti, a suo dire preziosi e di provenienza cubana, che in realtà erano cianfrusaglie acquistate in negozi italiani.
Di fronte a notizie del genere non si sa se ridere o piangere. Nonostante da anni casi del genere siano balzati ai disonori della cronaca – paradigmatico quello di Wanna Marchi, la Regina delle televendite, pluricondannata per le sue attività truffaldine e protagonista di una recente serie di Netflix – ci sono ancora persone che si fanno gabbare da maghi e paragnosti. Ma anche, come abbiamo visto recentemente, risparmiatori che affidano i loro soldi a truffatori che promettono interessi astronomici. Il 32enne italiano, presunto operatore finanziario, arrestato nei giorni scorsi, prometteva guadagni fino al 35 per cento. La domanda è ovvia: come si fa credere a performance miracolose, in un momento in cui i tassi di interesse pagati dalle banche sono ai minimi storici, e soprattutto ad affidare i propri soldi a sconosciuti che operano sul web?