Il direttore Bruno Leonardi racconta passato e futuro dell’Istituto: “Radici forti, spirito locale e visione digitale: orgogliosi della nostra identità, puntiamo su qualità, prossimità e innovazione”
di Marco e Irene Bazzi
Da mezzo secolo Raiffeisen Lugano accompagna famiglie, imprenditori e comunità nel cuore della vita economica e sociale cittadina. Nata nel 1975 come Cassa Raiffeisen di Gandria, la banca ha attraversato cambiamenti epocali senza mai smarrire la propria identità cooperativa. Oggi conta migliaia di soci, una rete capillare di servizi e un forte radicamento locale, pur guardando con decisione al futuro digitale e alla consulenza di nuova generazione. In occasione del giubileo, Liberatv ha intervistato il direttore Bruno Leonardi, per ripercorrere mezzo secolo di storia tra tradizione e innovazione e riflettere su cosa significhi oggi – e domani – essere “la banca delle persone”.
Quest'anno Raiffeisen Lugano celebra il giubileo. Cinquant'anni di attività sono un traguardo importante per qualunque realtà, ancor più per una banca fortemente radicata nel territorio. Come si celebrano cinque decenni di storia bancaria in una realtà come la Vostra? E cosa rappresenta per Lei, personalmente, guidare la Banca in quest'anno simbolico?
Cinquant’anni di vita rappresentano sempre un traguardo significativo, anche per la nostra Banca, evidenziandone la crescita sotto molteplici aspetti. Non solo abbiamo raggiunto risultati economici importanti, ma abbiamo anche ampliato la base dei soci e dei clienti, incrementato il personale e rafforzato le competenze nei principali ambiti bancari. Questo ci ha permesso di offrire servizi di qualità e di diventare un punto di riferimento nel panorama luganese. Nati come banca locale tradizionale, focalizzata sul risparmio e sul finanziamento dell’abitazione, oggi offriamo soluzioni qualificate anche in ambiti come previdenza, investimenti e consulenza aziendale.
Personalmente, in un contesto bancario in continua evoluzione – con regolamenti sempre più stringenti, digitalizzazione e l’introduzione dell’intelligenza artificiale – celebrare questo anniversario con solidi risultati è per me motivo di grande orgoglio. Ma non ci fermiamo qui: vogliamo continuare a crescere, mantenendo la nostra identità cooperativa e il profondo legame con le persone e il territorio.
Avete previsto diversi eventi, attraverso i quali coinvolgere anche soci e clienti. Quali sono i più significativi?
Abbiamo organizzato eventi per soci, clienti, collaboratori e per la cittadinanza. A cominciare da una serata dedicata ai collaboratori presso la Fattoria Moncucchetto di Lugano ad aprile, seguita dall’assemblea dei soci a maggio, alla quale hanno partecipato circa 600 persone. Dopo la parte formale, abbiamo festeggiato insieme i 50 anni della Banca e i 125 del Gruppo Raiffeisen, con la presenza del presidente del CdA di Raiffeisen Svizzera, Thomas A. Müller.
Abbiamo previsto anche eventi tematici per i clienti, come un appuntamento al Lido di Lugano in estate e un evento per famiglie sul tema dell’educazione finanziaria. Per tutta la popolazione organizzeremo due serate di cinema all’aperto a Lugano e Paradiso e, in autunno, una castagnata in piazza.
Facciamo un passo indietro. La Banca nasce a Lugano nel 1975: com'era allora il contesto economico e sociale? E come si è evoluto il Vostro rapporto con il territorio?
Negli anni '70 Lugano viveva una fase di espansione economica e sociale, con un forte sviluppo edilizio e una crescente attrattività per investitori e turisti. Era considerata la terza piazza finanziaria svizzera, dopo Zurigo e Ginevra.
La nostra storia inizia il 17 dicembre 1975, con la fondazione della Cassa Raiffeisen di Gandria. L’obiettivo era servire la comunità con dedizione e vicinanza, secondo i principi cooperativi del movimento Raiffeisen. All’inizio i servizi erano essenziali: gestione del risparmio e concessione di crediti ipotecari. Lo sviluppo è stato graduale, ma ha posto le fondamenta della realtà odierna.
Quali sono stati, secondo Lei, i momenti di svolta più significativi nella storia dell'Istituto?
La crescita ha comportato un consolidamento della struttura. Le fusioni con Raiffeisen Pregassona-Cureggia negli anni ’90 e con Morcote, Pazzallo, Carabbia e Carona tra il 1999 e il 2000 hanno rappresentato passaggi chiave. Importanti anche l’apertura della nuova agenzia di Pregassona nel 2012 e il trasferimento nella sede rinnovata di via Pretorio 22, a inizio 2023.
Oggi siamo ben integrati nel Gruppo Raiffeisen e offriamo servizi di banca universale a tutta la popolazione luganese.
Cosa distingue Raiffeisen da una banca commerciale tradizionale? E che significato ha oggi essere una banca cooperativa?
Raiffeisen ha successo perché resta fedele alle sue radici. In qualità di banca cooperativa, operiamo con una struttura unica nel panorama svizzero. Con oltre 2 milioni di soci e 3,7 milioni di clienti, vantiamo una forte presenza locale: più di un cittadino su tre è nostro cliente e il 90% della popolazione raggiunge una filiale Raiffeisen in meno di 10 minuti.
Il nostro posizionamento è solido anche in ambito nazionale e internazionale, grazie a una capitalizzazione elevata. Abbiamo investito molto in settori come previdenza, gestione patrimoniale e consulenza aziendale, ampliando l’offerta e mantenendo un forte orientamento alla qualità della relazione umana, molto apprezzata dai clienti.
Dal libretto di risparmio agli strumenti digitali di oggi: com’è cambiato il modo di fare banca? E come si conciliano digitalizzazione e prossimità?
Oggi i clienti vogliono poter operare in qualunque momento e luogo. Per questo investiamo continuamente in canali digitali. Tuttavia, la consulenza personale rimane essenziale per decisioni complesse, come quelle legate a previdenza, compravendita immobiliare o successione aziendale.
Combiniamo la presenza fisica con un’offerta digitale orientata alle esigenze dei clienti, offrendo servizi bancari a quattro generazioni diverse. A ognuna garantiamo un accesso sicuro, veloce ed efficiente, secondo le rispettive preferenze.
In che modo la Banca contribuisce allo sviluppo della comunità luganese? Può citare qualche progetto recente?
Sosteniamo da sempre associazioni ed eventi locali. Il nostro impegno nello sponsoring si basa su principi di solidarietà e promozione della diversità culturale, sportiva e sociale.
Nel 2023, da soli o con altre banche Raiffeisen del Ticino, abbiamo sostenuto iniziative nei settori dello sport, della cultura, dell’educazione e della socialità. Cito in particolare il nostro sostegno al futuro PalaRaiffeisen, che punta a diventare casa dello sport luganese e spazio per eventi.
In termini finanziari, il contributo complessivo di Raiffeisen Lugano che è stato redistribuito ai soci e alla collettività nel 2024 ha raggiunto i CHF 2,5 milioni.
Come immagina Raiffeisen Lugano tra 10 o 20 anni?
La immagino ben radicata nella nostra società, sia fisicamente che digitalmente, pronta a rispondere alle richieste di soci e clienti.
C’è un messaggio che vuole lanciare oggi ai giovani, magari futuri soci o collaboratori?
Siate curiosi, cercate il contatto con le persone e con le realtà del nostro territorio: culturali, sportive, professionali. Le opportunità ci sono, ma serve un po’ di coraggio per coglierle. Le esperienze – personali e professionali – costruiscono un bagaglio che aiuta a crescere e a realizzare i propri sogni.