CRONACA
Chiuso il gruppo Facebook “Mia Moglie”: 31mila uomini scambiavano foto intime delle loro partner
Dal Veneto al resto d’Italia, lo scandalo social che trasforma mogli e fidanzate in “carne da macello”

Un nome innocente, quasi tenero: “Mia Moglie”, seguito da tre cuoricini. In realtà era una pagina Facebook aberrante, con oltre 31 mila iscritti, quasi tutti uomini, che dal 2019 in poi hanno postato e commentato migliaia di foto intime delle proprie partner. Scatti rubati a mogli, compagne e fidanzate mentre dormivano, cenavano, prendevano il sole o si cambiavano d’abito. Seni e natiche immortalati di nascosto, oppure immagini private condivise senza alcun consenso.

Come narra il Corriere del Veneto, quelle foto diventavano presto carne da macello social accompagnate da una valanga di commenti volgari. C’era chi scriveva: “Bel fisico da puledra la signora, si può vedere altro?”, oppure “È un peccato si vergogni, falle delle foto di nascosto, seguo con interesse”, per citare i meno volgari. Sotto altre immagini comparivano reazioni come “Tanta roba”, “Spettacolo”, “Complimenti, ha un bel numero di targa, è una bellissima moglie” o ancora “Come vorrei essere quel perizoma”.

Più la foto era intima, più i commenti diventavano violenti. Davanti a una donna addormentata nel suo letto, qualcuno suggeriva: “Mettile le mani tra le cosce, vedrai che si sveglia”, un altro rincarava: “Toccale la f…”. E non mancavano derive ancora più disturbanti: “Ciao, cosa fareste a mia moglie?” scriveva un utente, ricevendo in risposta variazioni sul tema, fino a chi si spingeva a dichiarare: “Ciao, chi fa incesto? Io sono di Vicenza”. C’era anche chi forniva dettagli fisici della partner in una sorta di mercato delle vacche: “Anni 30, altezza 1.81, peso 59, seno (naturale) 4, body count 1”, spiegando poi che “una body count 1”  - cioè che ha avuto un solo partner - ha un valore aggiunto che non la rende scambiabile, per tutti quelli che me lo chiedono su messenger”.

La chiusura della Polizia Postale

Il gruppo è stato chiuso il 20 agosto dalla Polizia Postale di Roma, che ha ricevuto in poche ore oltre mille segnalazioni. “Sono molti i veneti che hanno commentato con frasi sessiste e volgari – ha spiegato la vice direttrice Barbara Strappato – alcune donne si sono riconosciute e hanno sporto denuncia, molte altre sono ancora ignare. Ammetto che mai prima d’oggi ho visto frasi tanto disturbanti in un gruppo social. È stato difficile persino per me leggere tutti quei commenti”.

La pagina, fino a ieri mattina, era visibile a chiunque. Quando gli amministratori si sono resi conto di essere stati scoperti, hanno cercato di correre ai ripari condividendo link a canali segreti su Telegram per proseguire i loro giochi squallidi. Ma ormai la rete era scoperchiata: la Postale ha raccolto i nomi, e tutto finirà in procura.

Tra i 31 mila iscritti - molti del Veneto, ma non solo - c’erano anche medici, giornalisti, imprenditori, funzionari pubblici e persino candidati sindaci. Tutti accomunati dallo stesso passatempo: trasformare mogli e fidanzate in trofei da esibire, valutare e consumare con commenti osceni.

“I social non sono un posto sicuro per le donne”

La vicenda è esplosa dopo la denuncia pubblica dell’attivista Carolina Capria, che martedì mattina ha messo alla berlina la pagina e i suoi 31 mila seguaci. Da quel momento la bacheca è stata presa d’assalto da commenti indignati, fino all’intervento della polizia.

Durissima anche la presa di posizione di Mariangela Zanni del Centro veneto progetti donna: “Questa è l’ennesima dimostrazione di come i social non siano un posto sicuro per le donne. È incredibile: basta scrivere una parola sbagliata per essere bannati, ma quando si tratta di umiliare le donne, tutto passa in cavalleria. È giusto che la polizia intervenga, ma quei 31 mila uomini dimostrano che la cultura patriarcale è ancora ben radicata tra noi”.

La pagina Facebook “Mia Moglie” è stata chiusa, ma il caso è tutt’altro che archiviato. I commenti, i post e gli screenshot raccolti narrano di un universo parallelo fatto di squallore e misoginia. E se è vero che il gruppo è stato smantellato, resta la certezza che i suoi iscritti non spariranno così facilmente.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

CRONACA

Professione 'latitante' su Facebook: trovato e arrestato dai Carabinieri

In Vetrina

EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Locarno capitale del risotto: torna il campionato ticinese

20 AGOSTO 2025
LETTURE

Daniele Maini: “Meraviglie d’acqua tra le vette - Escursioni tra i laghetti alpini del Ticino”

15 AGOSTO 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Tutto pronto per la storica traversata del lago Maggiore

24 LUGLIO 2025
ABITARE

Gehri Rivestimenti: "Formare per costruire il futuro"

21 LUGLIO 2025
MEDICI IN PRIMA LINEA

Costi sanitari, Franco Denti: "In Ticino troppi ospedali e poca efficienza"

19 LUGLIO 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

San Bernardino punta in alto: cabinovia aperta tutta l’estate

19 LUGLIO 2025
LiberaTV+

LISCIO E MACCHIATO

Primo agosto con Piccaluga e Marchesi: "Avanti insieme al 50%"

01 AGOSTO 2025
LISCIO E MACCHIATO

Speziali: "Ma quale combine?! Dadò imbarazzato da De Rosa"

18 LUGLIO 2025
POLITICA E POTERE

Violenza a Lugano. Ghisletta fa arrabbiare Valenzano Rossi

07 AGOSTO 2025