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Politica e Potere
06.11.2012 - 13:490
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:40

Il Governo in Gestione: cominciano due settimane di fuoco

Il Consiglio di Stato ribadisce quanto detto ai presidenti di partito: se volete tagli da 50 milioni saranno lacrime e sangue. Ecco le possibili strategie. Fissato un nuovo incontro il 20 novembre

BELLINZONA - Le consultazioni sul preventivo 2013 proseguono frenetiche a Palazzo delle Orsoline. Dopo il faccia a faccia di ieri tra partiti e ministri, oggi il Consiglio di Stato ha incontrato i deputati della Commissione della Gestione.

Nel corso dell’incontro i Consiglieri di Stato hanno ribadito quanto detto ieri ai vertici delle forze politiche. Da una parte le ragione che hanno prodotto il documento previsionale oggi così contestato, e dall’altra l’avvio di una riflessione all’interno del Collegio che dovrebbe portare a nuove proposte per migliorare il deficit. 

L’indicazione dei partiti del patto di Medeglia, PLR, PPD e Lega, è nota: 50 milioni di nuovi risparmi. Il Consiglio di Stato ha confermato oggi ai commissari che, se quella sarà la strada che decideranno di prendere, le misure non potranno che essere da lacrime e sangue. 

A questo punto le tesi che circolano nei corridoi di Palazzo sono due. La prima è che il Governo accontenti la maggioranza con un segnale politico, proponendo un restyling al preventivo ma con cifre decisamente inferiori ai 50 milioni richiesti. La seconda ipotesi è che i ministri mettano sul piatto davvero delle misure draconiane, inchiodando i partiti all’angolo della responsabilità. Tipo: ecco qua quel che avete chiesto, ora difendete voi questi tagli davanti al Gran Consiglio e al Paese. E buona fortuna.

Un ulteriore via d’uscita dall’impasse potrebbe prevedere i tagli richiesti ma spalmati su più anni. Una scelta già sperimentata, ad esempio, durante il preventivo 2008. L'idea, ad esempio, piace molto a Laura Sadis.

Non è escluso che per migliorare il deficit si pensi di agire anche sul fronte delle entrate. L’inasprimento sulla tassazione dei globalisti, è un’idea sempre all’ordine del  giorno. Ma qui non c’è unità di intenti tra le forze politiche: PLR e PPD non vedono di buon occhio il fatto che quegli incassi servano ad abbattere il deficit. Piuttosto che vengano destinati a un fondo per realizzare nuove politiche, dicono.  

Queste le indicazioni emerse dagli incontri. Indicazioni che dovrebbero concretizzarsi nell’agenda politica delle prossime due settimane. Il 20 di novembre il Consiglio di Stato tornerà in Commissione della Gestione, con le sue riflessioni e le sue proposte. Il giorno dopo incontrerà i partiti. E solo allora se ne saprà di più. 

La Gestione nel frattempo la settimana prossima incontrerà i comuni e i sindacati, che avevano chiesto udienza proprio per confrontarsi sulle misure che li riguardano già previste a preventivo: il taglio dello stipendio degli statali e l’aggravio di 20 milioni per gli enti locali.

Un’ultima curiosità. I commissari questa mattina hanno chiesto al Governo di poter visionare le proposte di risparmio che i ministri avevano valutato e poi accantonato nell’allestimento del preventivo. Ma il Consiglio di Stato ha risposto picche. Pronti a rispondere a tutte le domande, ma le carte delle nostre riflessioni ce le teniamo per noi, hanno detto i ministri.

Intanto il tempo stringe. La tradizione vuole che il preventivo si voti durante la sessione parlamentare di dicembre. Ma visto l’andazzo, per rispettare la data, Governo e Parlamento saranno davvero costretti a fare gli straordinari. 

AELLE

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