POLITICA E POTERE
Faccia a faccia Giudici-Borradori: scintille sulle imposte e sul Cantone
Primo duello tra i principali contendenti delle elezioni comunali di Lugano alle cantine Lucchini di Pregassona

PREGASSONA - Piena. Strapiena. La sala della cantina Lucchini di Pregassona traboccava di gente per il primo faccia a faccia tra i due protagonisti della campagna elettorale delle elezioni comunali di Lugano: Giorgio Giudici e Marco Borradori. Presenti all'evento elettorale, candidati di tutti i partiti, giornalisti, e molti cittadini.

"Vogliamo parlare di politica e di progetti e non contro qualcosa o qualcuno", ha esordito Sergio Morisoli, presidente di Arealiberale, il partito da lui fondato che si presenta alle elezioni con una lista per il Municipio e per il Consiglio Comunale. 

La serata è stata condotta con un confronto fra i due candidati e i candidati di Arealiberale che hanno posto le loro domande simulando un confronto come se Giudici e Borradori fossero in Municipio e loro in Consiglio Comunale. Prima dell'inizio della discussione è stato osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di Giuliano Bignasca. 

Duello sul moltiplicatore

Giorgio Giudici: "Questa Città non è alla canna del gas! Ha un patrimonio incredibile e delle opportunità non ancora espletate. È vero che Lugano ha 1'600 dipendenti. Ma una Città non è solo un'azienda, bisogna occuparsi anche del sociale, delle persone che sono in difficoltà. E questo ha un costo. Penso ad esempio ai piani occupazionali per i giovani. C'è poi un patrimonio immobiliare da valutare: non è detto che tutti gli immobili, che costano molto in termini di manutenzione e non rendono nulla, non possano o essere ceduti. Fintanto che tutto questo non è stato valutato, io sono favorevole al mantenimento del moltiplicatore al 70%. Mantenere il moltiplicatore al 70% è fare un mini sgravio fiscale. Spero che in Consiglio Comunale si trovino le maggioranze per non alzare le imposte". 

Marco Borradori: "L'aumento del moltiplicatore deve essere l'ultimo ratio. Io condivido in pieno quello che dice Giudici ma mi chiedo: se il moltiplicatore può rimanere al 70%, perché queste potenzialità di cui parlava il sindaco non sono state verificate fino ad oggi? Lo chiedo perché non vorrei che dopo le elezioni si debba rialzarlo. Come è già accaduto ad altri comuni. Bene dunque non alzare le imposte ma non vorrei che, come recita il proverbio,  "passata la festa, gabbato lo Santo" 

Giudici: "Capisco l'imbarazzo del Consigliere di Stato, perché il Consiglio di Stato ci carica addosso un sacco di soldi. Spero che Borradori una volta che sarà eletto in Municipio si batterà con me contro i riversamenti del Cantone. Noi facciamo un sacco di sforzi per tenere i conti in ordine e poi il Governo ci riversa un sacco di oneri". (appalusi)

Borradori: "Se sarò in Municipio difenderò la squadra alla quale appartengo. Ma il vostro applauso è malvenuto. Quella che dice Giudici non corrisponde alla realtà dei fatti. Se guardiamo le cifre, infatti, il saldo complessivo è a favore del comune di 50 milioni". (applausi)

Il piano finanziario e i bisogni della popolazione 

Giudici: "Siccome le entrate sono molto a singhiozzo non ha senso fare un piano finanziario. I bisogni delle persone sono importanti ma non sempre il Consiglio Comunale quando fa delle proposte, e vota dei crediti, riflette se ci sono delle risorse per soddisfare dei bisogni. Bisogna avere il coraggio di saper dire di no. Lugano è comunque all'avanguardia da un punto di vista sociale. Qualcuno dice che sono un antico. Certe volte è meglio l'antico del nuovo. Perché almeno dell'antico si conosce il valore".  

Borradori: "Io faccio fatica a pensare a un ente pubblico senza un piano finanziario. È fondamentale. L'attrattività di una città è subordinata alla leva fiscale, ma pensare solo a quel fattore è riduttivo. Serve una fiscalità ragionevole, ma anche una qualità di vita per chi ci vive, la pace del lavoro, la sicurezza, il verde. L'Ente pubblico non deve farsi carico dei bisogni di tutti ma di quei bisogni che servono alle persone a stare bene. Continuo a sostenere che un comune deve mettere in campo tutte le sue possibilità per essere attrattivo". 

I giovani e i locali notturni

Giudici: "Gli anziani ha realizzato Lugano. Non siamo un gerontocomio. Mi interrogo spesso sul giusto equilibrio tra le generazioni. Io abito vicino al bar Oops. A me non dà fastidio, ma quando i ragazzi escono in strada perché non possono fumare all'interno del locale, si creano dei problemi. Quando la mattina si passa vicino alla chiesa fuori dal locale e si vede gente che ha vomitato, che ha pisciato, e mi chiedo: che società stiamo costruendo? Serve rispetto per avere un dialogo. Adesso sui locali notturni abbiamo deciso l'apertura fino alle quattro il giovedì. Noi non siamo anti-giovanili. La gioventù è la nostra speranza. Ma rispettate gli anziani che vi hanno creato questa società".

Borradori: "È giusto quanto dice Giorgio Giudici. La ricerca di un equilibrio è difficile. Però è vero che chi va fuori a Lugano a una certa ora trova una situazione abbastanza problematica.  La Città è deserta. È importante avere anche una vita notturna, ben gestita e ordinata, poerché anche questo crea indotto economico, oltre che vita sociale. Come del resto accade in tutto il resto della Svizzera".

L'apertura dei negozi

Giudici: "I negozi devono essere aperti il sabato e la domenica. Punto e basta! Basta con questi retaggi storici. Dobbiamo scrostarci di dosso queste cose e saper cogliere i treni della modernità".

Borradori: "Io sono favorevole all'apertura dei negozi. Ma questa è una decisione che dipende da Berna. Siamo felici di vivere in Svizzera anche perché abbiamo un stato di diritto che dobbiamo rispettare anche quando non ci piace".
 
Scintille sui rapporti con il Cantone

Giudici: "Io l'altro giorno l'ho detto ai miei colleghi: sono stufo di incontrare i funzionari del Cantone. D'ora in poi i municipali della Città di Lugano si rifiuteranno di incontrare i funzionari. Io voglio interlocutori politici"

Borradori: "Non è mai successo che un municipale di Lugano fosse accolto da un funzionario. E ci mancherebbe altro. Questo Giorgio non è proprio vero!"

Giudici: "Quando sarai Municipio te ne accorgerai…".

Mercoledì sera, ore 20.00, si replica con un faccia a faccia all'hotel Dante di Lugano

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