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20.12.2013 - 11:130
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Dadò: "Ultimatum scaduto: ora il PLR si arrangi sul preventivo!"

Il capogruppo PPD: "Non faremo i relatori sul preventivo e se bocceranno i nostri emendamenti non lo voteremo. Loro pensano ancora di essere i padroni di questo Cantone ma la festa è finita"

BELLINZONA - "L'ultimatum è scaduto ieri e non siamo per niente soddisfatti della posizione del PLR. Quindi, di conseguenza, ci comporteremo come abbiamo promesso". Firmato Fiorenzo Dadò. 

Il capogruppo del PPD, martedì, ai microfoni di Liberatv.ch, aveva lanciato il suo aut aut ai liberali radicali: 24 ore di tempo per fare retromarcia sulla via solitaria imboccata sulle legge sul freno ai disavanzi, altrimenti alleanza sciolta e mani libere sul preventivo. La risposta del PLR, sia dal caporuppo Christian Vitta che ancora più chiaramente dal presidente Rocco Cattaneo, è stata "no", benché con la rinnovata disponibilità al dialogo per trovare soluzioni concordate. Per Dadò si tratta di una posizione assolutamente insufficiente.    

Perché?
"Perché è la solita posizione di chi la fuori dal vaso e tenta di riparare. Cercano al contempo di salvare le apparenze e di tentare di uscire dal vicolo in cui si sono cacciati. Del resto la situazione caotica che sta vivendo il PLR al suo interno è dimostrata dall'intervista di Laura Sadis". 

Quindi che fate?
"Noi continuiamo per la nostra strada. Sul freno ai disavanzi andiamo avanti come concordato con la Lega e in precedenza con il PLR: sì alla riforma ma non nella Costituzione. Mentre sul preventivo non ci assumeremo più la responsabilità". 

In concreto, cosa significa?
"Non faremo i relatori e presenteremo i nostri emendamenti durante la discussione in Commissione della Gestione. Se ci sarà possibilità di inserirli nel rapporto di maggioranza bene, altrimenti ci asterremo o non voteremo il preventivo".

E quindi adesso cosa succede?
"Passiamo la palla al partito di maggioranza relativa in Gran Consiglio. Ricordo che la Lega è stata ai patti, assumendosi per altro con Fabio Badasci il rapporto politicamente più difficile, quello sulla riforma dei sussidi di cassa malati. Noi abbiamo fatto altrettanto offrendo la nostra disponibilità sul preventivo e sul freno ai disavanzi. il PLR si è chiamato fuori. E allora adesso Christian Vitta e Rocco Cattaneo dovranno passare le vacanze di Natale a preparare il rapporto sul preventivo: assicuro che il PPD non muoverà un dito per aiutarli. Il problema è che quelli del PLR pensano ancora di essere i padroni di questo Cantone ma la festa è finita: non possono continuare a pretendere l'uovo e la gallina". 

Ma c'è ancora spazio per una trattativa con il PLR?
"Non c'è più niente da trattare. E tanto per essere chiari sottolineo che il PPD non accetterà nessun trucchetto parlamentare, tipo decreti o emendamenti: sul freno ai disavanzi non firmeremo e non sosterremo nessun altro tipo di testo di quello già concordato. Ma vorrei dire qualcosa anche sui socialisti e sull'intervento di Lurati al comitato cantonale di ieri (leggi articolo correlato, ndr) ".

Prego.
"I socialisti oggi sono all'opposizione. Non si prendono più nessuna responsabilità rispetto alla situazione difficile del Paese. È un partito che non costruisce più nulla, è arroccato a proteggere i privilegi acquisiti. Così facendo però, i socialisti non si rendono conto che giocano contro i loro stessi interessi e contro gli interessi delle classi più deboli, perché tra qualche anno quando il Bengodi sarà terminato, saremo costretti a fare dei tagli molto ma molto più pesanti, se non interveniamo adesso con qualche misura sopportabile". 

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