Il capo delle Guardie, candidato al Consiglio di Stato per il PLR, ammette senza problemi la sua fede, Ma precisa che il suo anello non ha nulla a che vedere con la Massoneria
LUGANO – “È vero, sono massone. Ma l’anello che porto al dito non ha nulla a che vedere con la Massoneria. Tutt’altro: porta i simboli del corpo dei Granatieri”. Mauro Antonini, comandante delle Guardie di confine e candidato al Consiglio di Stato per il PLR, non si nasconde – è il caso di dirlo - dietro un dito. Ma qualche precisazione la fa. Sull’anello che, secondo il Caffè in edicola oggi, conferma palesemente la fede massonica di Antonini.
“È un anello con i simboli dell'Ordine massonico – scrive il domenicale -: "Squadra e compasso". A sfoggiarlo con disinvoltura è il comandante delle Guardie di confine Mauro Antonini che è anche uno dei candidati di punta del Plrt per il Consiglio di Stato alle prossime elezioni cantonali”.
Secondo il Caffè, “molti altri "fratelli" ritengono non di buon gusto sfoggiare l'anello con i simboli della Massoneria. Per loro l'appartenenza all'Ordine non andrebbe così ostentata, ma vissuta con più discrezione. Soprattutto in tempi di campagna elettorale”.
Antonini non ha alcuna difficoltà ad ammettere di far parte della Massoneria da circa tre anni. “Per me – dice - uno dei principi fondamentali è essere un uomo libero e avere valori e comportamenti sani. Ritengono anche di essere libero di fare scelte personali al di fuori del lavoro e dunque non vedo alcun problema”.
emmebi