ULTIME NOTIZIE News
Politica e Potere
08.09.2014 - 10:140
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Expo, la Lega: “I soldi del fondo Swisslos tolti alla ricerca medica per esser bruciati in aperitivi milanesi, ma Bertoli ne gioisce…”

Monte Boglia sul piede di guerra dopo le dichiarazioni del Presidente del Governo: “Ma non stupisce che sia corso a gioire per il saccheggio: quale sia il rispetto del ministro PS nei confronti dei diritti democratici lo ha già dimostrato il 1° agosto"

LUGANO – Fuoco e fiamme, e altrimenti non poteva essere, da parte della Lega in seguito alla sentenza del Tribunale federale, che, bocciando il ricorso presentato dal movimento di Monte Boglia, di fatto giustifica l’utilizzo del Fondo Swisslos per la partecipazione a Expo 2015. Ma a fare da proverbiale goccia che fa traboccare il vaso, ci hanno pensato le dichiarazioni rilasciate oggi al Corriere del Ticino dal Presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli (vedi suggeriti).

E proprio contro il ministro, reo di ‘gioire per i soldi del fondo che vengono bruciati in aperitivi ad Expo invece di esser impiegati nella ricerca medica’, si scaglia ora la Lega con un comunicato stampa di oggi, che riportiamo integralmente in quanto segue.

I soldi del fondo Swisslos bruciati per gli aperitivi ad Expo 2015 mancheranno alla ricerca medica. Ma il direttore del DECS Manuele Bertoli (PS) ne gioisce

Prendiamo atto che, secondo il Tribunale federale, la maggioranza del Consiglio di Stato può saccheggiare il Fondo Swisslos per aggirare i diritti democratici, e segnatamente per aggirare il diritto dei cittadini a decidere se spendere o meno 3.5 milioni di danaro pubblico ticinese per Expo 2015 finanziando con importi milionari progetti da cui solo l’Italia trarrà (forse) un beneficio.

Si ricorda che il cantiere di Expo 2015, oltre ad essere pesantemente infiltrato dalla corruzione, cumula ritardi ed ogni tipo di problemi economici e politici; che le ricadute sul nostro territorio (non su quello italiano) degli investimenti ticinesi rientrano nel campo delle pie illusioni; che il messaggio presentato dal Consiglio di Stato ed approvato dai partiti storici in Parlamento, con cui si chiede un credito di 3.5 milioni (quando ai cittadini si impone di tirare la cinghia e di pagare più imposte) è, dal punto di vista contenutistico di una pochezza imbarazzante; che la maggioranza del CdS ed i suoi “delegati” inizialmente non avevano neppure coinvolto l’economia privata, ma calcolavano di scaricare allegramente sul groppone del contribuente l’intero – e gonfiato – costo della fallimentare operazione; che il pretesto degli “impegni già presi” non regge, poiché si tratterebbe di impegni presi senza disporre della necessaria copertura finanziaria; che il referendum lanciato dalla Lega dei Ticinesi ha raccolto oltre 12mila sottoscrizioni, un vero e proprio record democratico che avrebbe dovuto indurre la maggioranza governativa a maggior prudenza.

Non stupisce del resto che il presidente del Consiglio di Stato  Manuele Bertoli sia corso subito a gioire per la sentenza del TF che autorizza il saccheggio al fondo Swisslos: quale sia il rispetto del Consigliere di Stato PS Bertoli nei confronti dei diritti democratici lo ha già dimostrato con la sua allocuzione del 1° agosto in materia di immigrazione di massa.

Il fatto che il ricorso al fondo Swisslos in aggiramento dei diritti popolari, a mente dei giudici del TF, non leda norme legali, è ben lungi dal significare che impiegare risorse provenienti da questo fondo per una manifestazione italiana le cui ricadute in Ticino sono peggio che dubbie sia una mossa adeguata ed opportuna.

 Il fondo Swisslos non è illimitato. Questo significa che la quota di un milione – circa un quarto di quella ancora a disposizione – che verrebbe utilizzata per Expo ridurrebbe drasticamente le risorse a disposizione per iniziative ben più utili (non ci vuole molto) degli aperitivi milanesi. Iniziative che esplicano i loro effetti sul nostro territorio. In particolare nel campo della promozione della cultura, degli eventi, delle azioni benefiche e anche della ricerca  medica.

I soldi del fondo Swisslos che verranno bruciati per Expo mancheranno dunque alla ricerca medica. Uno scenario di cui il direttore del DECS Manuele Bertoli dovrebbe essere l’ultimo a rallegrarsi.

La Lega dei Ticinesi ribadisce il proprio invito ai cittadini a votare NO al credito di 3.5 mio per Expo 2015 il prossimo 28 settembre.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
expo
swisslos
ricerca
fondo
lega
bertoli
aperitivi
stato
soldi
diritti
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved