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Politica e Potere
04.11.2014 - 18:480
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Pier Felice Barchi ai liberali radicali: "Dobbiamo smetterla di parlare di Lega e di Mattino"

L'ex presidente del PLR: "Ai partiti storici manca un quarantenne con il carisma sufficiente per traghettare il Cantone fuori dalla tragica situazione in cui versa. Serve un Comitato di salute pubblica o rischiamo la bancarotta"

BELLINZONA - È uno dei grandi saggi della politica ticinese. E quando parla e quando scrive fa sempre riflettere e discutere per l'acume e l'intelligenza che esprime sia nelle sue analisi che con le sue provocazioni, mai banali e spesso controcorrente. Pier Felice Barchi non si smentisce neppure questa volta. In un articolo pubblicato questa mattina sulla Regione, l'ex presidente del PLR, butta sul tavolo tre temi pesantissimi: la grande preoccupazione per le finanze dello Stato, la mancanza di nuovi leader in grado di guidare il Paese fuori dalle secche e, naturalmente il ruolo del suo partito, anche rispetto al principale competitor, la Lega "Mi ero illuso – argomenta Barchi – che tra i giovani dei partiti storici avrebbe potuto emergere, nel corso delle avvisaglie di campagna elettorale, una personalità capace di polarizzare la stima di tutta la popolazione e di proporre programmi politici alla soglia dell’impopolarità. Si afferma che manca qualcuno con un sicuro carisma. Dicendo ciò, si invertono i termini del problema". Quindi Barchi si occupa del rapporto tra PLR e Lega: "Dobbiamo smettere semplicemente di parlare di Lega e di ‘Mattino della domenica’. Semmai prendiamo positivamente in considerazione proposte della Lega, che meritano un’attenzione che abbiamo finora negato. L’antileghismo è un atteggiamento legittimo. Non deve però essere trasformato in una crociata". Infine, l'ex numero uno dei liberali radicali lancia un vero e proprio clima d'allarme: "Ho detto che non vi è un quarantenne con il carisma sufficiente per traghettare il cantone dalla tragica situazione in cui si trova a una situazione finanziaria normale. Solo un Comitato di salute pubblica, formato da persone di tutti i partiti, può imporre al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio una riduzione delle spese correnti (previa riforma, ove sia necessario, delle basi legali), tale da evitare una bancarotta dello Stato. Le sorti dello Stato mi interessano assai più di quelle dei partiti. Le votazioni cantonali (e federali) potranno provocare un “rimescolamento” dei seggi attribuiti ai diversi partiti. Do per scontato che il Plrt non necessariamente avrà un profitto. Per me una cosa è però certa. Un atteggiamento leale e responsabile degli elettori e simpatizzanti liberali radicali sarà per migliorare le sorti del Plrt, non per peggiorarle".
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