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Politica e Potere
06.01.2015 - 14:390
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"Dimissioni" di Speziali, il siluro di Lorenza Pedrazzini scatena la polemica: da Romano a Fonio, da Micocci a Spano, e alla fine interviene anche Cotti

Battibecco sul profilo Facebook del consigliere nazionale: chi sta con Speziali e chi l'affonda

LOCARNO – La decisione del sindaco di Locarno Carla Speziali di non ricandidarsi alle prossime comunali spacca l’opinione pubblica. Dopo il suo annuncio, durante il discorso di auguri del 1° gennaio, non senza qualche stoccata al clima creatosi in Municipio dopo le ultime elezioni, Natalia Ferrara Micocci, candidata del PLR al Consiglio di Stato, ha scritto una lettera aperta di sostegno a Speziali. Ieri le ha replicato in un contributo inviato a liberatv (leggi gli articoli correlati) la presidente del PPD del Locarnese, Lorenza Pedrazzini Ghisla. E oggi la polemica è scoppiata su Facebook, sul profilo del consigliere nazionale del PPD Marco Romano, che ha scritto: “Brava Lorenza! Condivido totalmente... il sindaco è parte della squadra... non l'allenatore o il direttore sportivo”. 

“Verissimo – gli ha replicato Micocci -, ma io non ho mai visto vincere nessuna squadra che fa fuori il suo allenatore, o il suo direttore sportivo. Che non è il sindaco, è vero, è il senso della squadra: tutti insieme. Non tutti contro tutti. Ma forse mi sbaglio”.
A quel punto è intervenuto un altro candidato al Governo, il pipidino Giorgio Fonio: “Leggendo la stampa mi è sembrato di aver visto che il nuovo corso politico abbia permesso a Locarno di risparmiare tra i 500 e 700 mila franchi all'anno mettendo a concorso mandati che prima venivano dati per incarico diretto. Se questi sono i giochi di potere... ben vengano!”.
E Micocci: “Giorgio il nuovo corso è quello di tutto l'Esecutivo. Come lo era il vecchio. Oppure secondo te presunti errori di uno solo e meriti di tutti? La responsabilità si condivide. Se la si assume. Non sono le nuove prassi a venir criticate ma la messa in croce... Alcune, a onor del vero, sembravano proprio crociate” (contro il sindaco, ndr).

E Fonio: “Sono punti di vista Natalia... Se si vuole chiamare crociata, chiamiamola crociata, me se ciò è servito a cambiare un sistema e a far risparmiare centinaia di migliaia di franchi, ai crociati da cittadino dico grazie. Secondo me a dar fastidio è stata l'indipendenza e la libertà di pensiero di alcuni giovani...”.
A questo punto è intervenuto il vicepresidente dei giovani del PLR, Alessandro Spano: “Parlo da locarnese e in tutta onestà. La storia degli appalti ha sicuramente fatto bene alla Città perché ha portato trasparenza e risparmi. Ma lei non è il Municipio, il Sindaco non decide mai da sola. Non siamo in America. Mettere al muro Carla per questo passo falso, dopo 12 anni di successi mi sembra poco onesto. La Casa del Cinema, il Centro Balneare, Moon&Stars, Locarno On Ice e molto altro... Non è poco. Per non parlare delle aggregazioni. Voglio vedere quanti di noi le avrebbero difese pur sapendo di perdere la votazione”.

Ancora Fonio: “Nessuno ha messo al muro nessuno... al contrario, leggendo le dichiarazioni è lei che ha criticato gli "avversari" politici, dentro e fuori il PLR…”.

Poi di nuovo Micocci: “Mah... ricordo un comunicato stampa del Municipio, non del sindaco, che biasimava certe uscite di un Municipale (Giuseppe Cotti, ndr). Si può lavorare per sistemare, anche con vigore, oppure si può buttare tutto per aria...”.
E nuovamente Fonio: “Chi ha il coraggio di andare contro il sistema per cercare di migliorare le cose si scontrerà continuamente contro un muro di difficoltà. La maggior parte delle volte ti faranno passare per un idiota, altre per un arrivista, altre ancora per un casinaro... Ma alla fine, sono i fatti a decretare chi aveva ragione”. 
Micocci non molla: “Sono felice anche io che sia finito il tempo dei mandati diretti. Vorrei che vi fosse un tempo della politica dove si possa confrontarsi senza scontrarsi. Non mi risulta che solo uno volesse fare chiarezza... ma, solo uno (sempre Cotti, ndr), ha deciso di farne un cavallo di battaglia. Anzi, una battaglia. Ma il passato è ormai passato, per il futuro spero che il coraggio di fare politica non sia quello di andare contro i politici. Molti gli attacchi personali. Rimaniamo sui temi, facciamo del bene al paese senza fare male a nessuno”.

Ma nemmeno Fonio: “Non ti capisco.... Questo muncipale con il suo intervento ha cambiato in meglio il sistema e stiamo ancora qui a disquisire sul modo in cui ha agito? Boh...”.

Ancora Spano: “Ai cittadini non interessano minimamente i giochi di potere. Molti, infatti, a Locarno si stanno ancora chiedendo perché un dipendente pubblico sia stato segnalato (senza successo) al ministero pubblico... Il sistema si può cambiare anche lavorando in silenzio”.

E Micocci: “No, il Municipio ha cambiato sistema, non un municipale. E, perdonami Giorgio se insisto, anche il metodo è importante. In caso contrario non lamentiamoci dei metodi di taluni... la tecnica della Schadensfreude e del capro espiatorio non è mai un buon metodo”.

E Fonio: “Il caso appalti era scoppiato in seguito alle dichiarazioni pubbliche rilasciate a liberatv dal municipale Giuseppe Cotti, che aveva segnalato irregolarità e mancanza di trasparenza. Poi era emerso che una delle ditte che operano nel settore delle pulizie, la Pulimania, aveva già in passato chiesto formalmente – ma senza successo - di aprire un concorso rilevando che tutti i lavori venivano attribuiti alla concorrente Albatros per mandato diretto. Diciamo subito che la Albatros non gestirà più le pulizia degli edifici cittadini".

Ed ecco che spunta uno dei protagonisti della “querelle”, Giuseppe Cotti: “Discussione interessante nella quale il partito preso appare come una costante. Io credo sia legittimo difendere Carla Speziali, come contestarne l'impostazione della sua politica. Oggi ho rispetto per la sua decisione. Meno per il contenuto del suo discorso. Sa benissimo, perché ha partecipato alle discussioni in Municipio, che i personalismi e le lo
le lotte di potere sono altre e di altri tempi. A meno di voler liquidare come lotte di potere discussioni su questioni di principio nella gestione della cosa pubblica. Per il resto un po' di gratitudine verso chi ha giocato un ruolo fondamentale per il centro balneare e Moon and Stars non sarebbe guastata e questa gratitudine va a un sindaco liberale che si chiama Marco Balerna, oltre a sindaci e Municipi della regione. A lei il merito della Casa del Cinema”.

Chiude Lorenza Pedrazzini, sempre su Facebook: “Ciao ragazzi è bello quando si discute. A Locarno purtroppo per anni non si è fatto abbastanza e questo deficit, a torto o a ragione, io lo imputo al Sindaco che ha spesso avuto e promosso un atteggiamento di chiusura. Certo le responsabilità vanno condivise e ai municipali che hanno seduto accanto al sindaco nel passato si può sicuramente rivolgere qualche rimprovero. Soprattutto quello di non essersi mai ribellati (come ha invece fatto Cotti) alle procedure adottate su decisione del sindaco. Ora non voglio rivangare il passato. Voglio solo difendere il coraggio di qualche neo municipale di Locarno (e per chi segue da vicino la politica di Locarno sa che non parlo solo di Cotti) che in un modo o nell'altro (magari dovendo forzare leggermente la collegialità) è riuscito a rimettere un po' di ordine nell'assegnazione dei mandati e degli appalti che per anni non hanno potuto venir verificati (Dio solo sa quante volte in gestione abbiamo chiesto una lista leggibile delle commesse!). Non facciamo gli struzzi... Sappiamo benissimo che i giochetti di potere si fanno in particolare con lo strumento degli appalti. Forse questi giochetti ci saranno sempre, ma devono avvenire nel pieno rispetto delle regole. Quindi per concludere, nessun personalismo ma anche nessun appoggio al Sindaco che nelle sue dichiarazioni alla stampa riferisce che la politica dei giochi di potere non le è mai piaciuta e che troppo spesso è stata lasciata sola a combattere la battaglia (quale battaglia??). In politica ogni tanto si perde e ogni tanto si vince. L'importante ripeto è il rispetto delle regole e questo a Locarno sembrerebbe non essere sempre avvenuto. Cara Natallia se questa è una crociata... Semmai qui c'è qualcuno che si mette in croce da solo. Ora rimettiamoci al lavoro...”.

red

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